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Agrigento, il Consiglio Comunale vota la “tassa di soggiorno”

tax_soggiornoDopo la mancanza del numero legale nella seduta di giovedì scorso, il Consiglio Comunale di Agrigento, ieri sera ha votato la tanto attesa e “discussa” imposta comunale di soggiorno.

Nella seduta convocata giovedì sera, a far venire meno il numero legale l’assenza di un consigliere del M5S che, fino al momento del voto, reggeva la maggioranza numerica in Aula Sollano. Un fatto, quest’ultimo, che ha registrato la delusione da parte di qualche consigliere, con in testa il capogruppo della lista “Agrigento Cambia”, Pietro Vitellaro che in un post su Facebook aveva commentato: “E’ successo un episodio sgradevole e privo di senso civico. La seduta è caduta a causa di una consigliera dei 5 stelle. In consiglio comunale stavamo votando il regolamento per la tassa di soggiorno. Si stava per votare un articolo quando deliberatamente e con il sorriso stampato in faccia la consigliera abbandona l’aula facendo cadere il numero legale e bloccando la votazione. Una seduta di consiglio comunale costa circa 4000 euro. Questa sera sono stati buttati al vento. Questa non è politica“. Pronta la replica del consigliere pentastellato che sui social ha voluto chiarire le sue ragioni: “Nella stanchezza ho avuto la lucidità di capire la sciocchezza che si stava facendo e sono andata via. Ho lasciato a voi che avete la “competenza amministrativista” di legiferare in tal senso. Ancora c’erano 11 articoli da votare, eravamo solo al quarto ed erano le 22.30. La tua maggioranza – afferma il consigliere replicando a Vitellaro – era a casa e, come al solito, proponi di fare il lavoro sporco all’opposizione?“. 

Ieri, invece il punto in discussione è stato nuovamente portato all’attenzione dei consiglieri comunali che hanno dato, con il loro voto, il via libera alla cosiddetta “tassa di soggiorno“. La proposta ha visto il voto contrario dei consiglieri Marcella Carlisi (M5S) e Nuccia Palermo (Pdr-Sicilia Futura). Arrivata l’approvazione lo stesso Vitellaro commenta: “Una imposta che da tempo hanno tutte le Città turistiche d’Italia e che rappresenta uno strumento per migliorare i servizi turistici in Città. Anche i turisti che pernotteranno ad Agrigento, con pochissimi euro, dovranno contribuire a migliorare e tutelare tutto ciò che la nostra terra offre. Così come noi facciamo quando andiamo a soggiornare fuori“.

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