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Regioni ed Enti Locali

Agrigento: il grido di dolore degli edili della CGIL, ad aprile mobilitazione unitaria

VITO BAGLIO CGILSi è svolto ieri ad Agrigento il direttivo provinciale della FILLEA CGIL, la categoria del settore edile della CGIL, alla presenza del Segretario Regionale Franco Tarantino e del Segretario Provinciale CGIL Massimo Raso.

Nella relazione il Segretario Vito Baglio (in foto) e nell’intervento di tarantino sono stati snocciolati i dati drammatici che caratterizzano il settore in Sicilia:
• fra il 2008 e il primo semestre 2014 il numero di occupati diretti è crollato da 152 mila a 87 mila unità (65 mila in meno, pari a -43%, cui vanno aggiunti quelli dell’indotto);
• fra il 2008 e il 2012 hanno chiuso battenti 2.442 imprese del settore;
• fra il 2007 e il 2012 i permessi per costruire abitazioni si sono ridotti del 51,4% (da 15.656 a 7.035);
• le compravendite di case fra il 2005 e il 2013 sono precipitate del 54,2% (da 49.094 a 28.282);
• nel periodo 2007-2013 gli importi dei mutui casa erogati hanno subito una flessione del 69,3% (da 2.890 a 886,6 milioni di euro);
• Il mancato utilizzo pari a 5 miliardi di euro (Fonte Osservatorio ANCE Sicilia) di risorse europee e statali per opere pubbliche ha comportato la mancata creazione di 85mila posti di lavoro; (Fonte: ANCE – ISTAT)
• Opere pubbliche: nel 2014 state poste in gara opere per un importo di appena 356,4 milioni di euro, pari a -3,58% rispetto al 2013 e del 71,93% rispetto al 2007;
• Circa 90 mila lavoratori (edili e dell’indotto) licenziati (dal 2008 al 2015) pari a 30 Termini Imerese; (Fonte: Casse Edili)
A fronte di questa situazione FILLEA FILCA e FENEAL nel mese di Aprile organizzeranno in tutta la Sicilia iniziative di mobilitazione e di lotta.
Nei prossimi giorni le Segreterie dei 3 sindacati decideranno dove si terrà l’appuntamento agrigentino.
Nel dibattito i problemi di sempre: la preoccupazione per gli ammortizzatori in scadenza; la denuncia del lavoro nero e dell’assenza di controlli il dramma di chi è troppo giovane per andare in pensione e troppo vecchio per andare a lavoro.
Massimo Raso propone che si faccia davanti la Cattedrale di Agrigento simbolo dei problemi di questa nostra terra fatta di necessità di intervento sui centri storici, di interventi annunciati e mai realizzati, delle pastoie burocratiche che paralizzano tanti interventi.
Raso ha ringraziato la categoria anche per l’impegno nella raccolta di firme a sostegno del disegno di legge di iniziativa popolare sugli appalti, augurandosi che analogo impegno venga profuso nella buona riuscita dell’iniziativa annunciata per metà aprile, è utile che questo “grido di dolore” sia forte e che, soprattutto, venga raccolto da chi ha il dovere di far ripartire un settore vitale della nostra economia.

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