Agrigento: Il Museo Archeologico risorge dalle sue “ceneri”

Il museo archeologico “Pietro Griffo” di Agrigento ha riaperto le porte ai visitatori.

Un momento tanto atteso dopo l’incendio dello scorso 3 agosto che si era sprigionato in una sala in cui erano esposti reperti del periodo preistorico siciliano, alcuni dei quali hanno subito dei danni irreversibili. A causare questo caos, l’impianto elettrico malfunzionante.

La triste realtà in questa storia non è solo il fatto che i sistemi di sicurezza del nostro museo, che contiene reperti unici al mondo, abbia delle falle, ma anche il fatto che le lungaggini burocratiche (autorizzazione all’agibilità e alle norme di sicurezza ecc) hanno fatto perdere l’opportunità a tanti turisti di visitare uno dei gioielli della nostra città in un periodo di “invasione” come quello di agosto anche se le sale interessate dall’incendio fossero pronte per accogliere visitatori già da prima di ferragosto.

Da non dimenticare che, prima dell’incendio che poteva avere conseguenze drammatiche, a causa dei mancati fondi da parte della Regione, era davvero difficile completare le visite all’interno del museo visto che l’impianto di condizionamento non era in funzione. Una tristezza dal sapore tutto siciliano, come se per i “grandi” della Regione, la cultura e il turismo non fossero importanti tanto quanto i rimpasti di giunta continui e le schiere di auto blu.

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