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Regioni ed Enti Locali

Agrigento, IPAB Villa Betania: lavoratori e sindacati scrivono all’assessorato regionale

La F.P. C.G.I.L. di Agrigento si rivolge all’Assessorato Regionale e a S.E. Il prefetto di Agrigento per chiedere l’urgente nomina di un Commissario Straordinario per poter dare una Governance all’Ente Assistenziale, ormai da diverso tempo senza guida, dopo la decisione assunta dal sindaco di Agrigento Calogero Firetto nel mese di Febbraio u.s., dopo un controllo effettuato dai Carabinieri del NAS presso l’IPAB “Villa Betania” di Agrigento, durante il quale ha sollevato qualche criticità, ha disposto l’immediata chiusura della stessa.

Enzo Iacono e Pietro Aquilino puntualizzano, che contestualmente, si sono registrate le dimissioni, prima del Consiglio di Amministrazione e dopo del Commissario Straordinario, di conseguenza i dipendenti, si sono trovati ad autogestire una struttura praticamente deserta, con l’aggravante che anche il Direttore Amministrativo ha richiesto ed ottenuto un comando presso l’Asp 1 di Agrigento, creando di fatto un grave vuoto di direzione che potrebbe pregiudicare la stessa esistenza in vita dell’Istituto, che da molti decenni è stato punto di riferimento di soggetti particolarmente deboli, creando altresì, una importante economia per il territorio occupando diverse decine di lavoratori; con danni che rischiano di diventare irreparabili, a partire dall’impossibilità di contestare la stessa causa che ha portato alla chiusura.
Il personale nonostante sia creditore di diciotto mensilità arretrate, continua con impegno e serietà a mantenere aperta la struttura.
La situazione, denunciano ancora i due sindacalisti, é tragicamente grave e il prolungarsi della su descritta situazione, potrebbe in qualsiasi momento dar vita a manifestazioni irrazionali ed eclatanti, che potrebbero sfociare in gesti estremi.
Per quanto sopra, la Funzione Pubblica C.G.I.L., ha chiesto con una nota indirizzata All’Assessorato Regionale la nomina urgente di un Commissario Straordinario così da occuparsi della grave situazione economico-finanziaria dell’Ente, riorganizzare e far ripartire al più presto l’attività dell’IPAB.

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