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Regioni ed Enti Locali

Agrigento, la Cgil in Prefettura: “il Governo non faccia pasticci sui Voucher”

massimo_rasoUna delegazione della CGIL, capeggiata dal Segretario Massimo Raso e composta da Piero Mangione, Enzo Baldanza e Franco Virone si è recata in Prefettura stamattina in Prefettura per esprimere la protesta del Sindacato e denunciare il tentativo di imbroglio e di mortificazione della democrazia che il Governo sta ponendo in essere.
La CGIL prende atto che al Senato è in corso, da parte di una larga convergenza delle forze politiche e di governo, il tentativo di reintrodurre all’interno della manovra di correzione dei conti, norme sul lavoro occasionale che prefigurerebbero un peggioramento di quanto soppresso dal Parlamento, poche settimane fa, in materia di voucher.
In particolare, gli emendamenti al decreto legge 50/2017 prevedono nuovi voucher, l’introduzione di una card per il lavoro saltuario e un libretto di famiglia per pagare il lavoro occasionale.

L’utilizzo dei voucher in Sicilia ha registrato una crescita esponenziale e nel 2016 ne sono stati venduti 3.431.439, con una variazione del 32% in più rispetto al 2015, segnando, nel lavoro, un abbassamento della soglia di civiltà; i voucher, infatti, hanno rappresentato non uno strumento per contrastare disoccupazione e lavoro nero, bensì un mezzo per un ulteriore precarizzazione del lavoro, in una Regione in cui il tasso di occupazione resta tra i più bassi d’Italia.
Pertanto, per la CGIL è inaccettabile che, da un lato, si cancellano i voucher per evitare i referendum e di conseguenza il giudizio popolare e, dall’altro, gli stessi si reintroducano attraverso la manovra di correzione.

Alla D.ssa Vaccaro la CGIL ha consegnato l’OdG approvato dalla CGIL SICILIA e ha chiesto di rappresentare il senso di questo forte disappunto e si augura che il Governo faccia marcia indietro, in caso contratio la CGIL si impegna a mettere in campo ogni iniziativa per contrastare e denunciare le manovre del Governo tese a reintrodurre i voucher insieme ad ogni tentativo di gratuitizzazione e svalorizzazione del lavoro.

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