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Agrigento: la Guardia di Finanza stila un bilancio delle attività svolte nel 2015

GUARDIA DI FINANZA CONTROLLO DOCUMENTI CONTABILI ISPEZIONE FISCALE

GUARDIA DI FINANZA CONTROLLO DOCUMENTI CONTABILI ISPEZIONE FISCALE

Presentati alla stampa i dati, per le attività di competenza, della Guardia di Finanza di Agrigento.

L’incontro si è tenuto questa mattina in Prefettura alla presenza dei vertici delle “Fiamme Gialle”.
Nel corso del 2015, la Guardia di Finanza di Agrigento è intervenuta in tre grandi obiettivi strategici, ossia, la “Tutela della spesa pubblica”, la “tutela delle entrate” e il “contrasto ai patrimoni criminali ed illeciti”, eseguendo complessivamente circa 1.400 interventi, numero che comprende sia le attività di iniziativa, che quelle su delega della Magistratura, sia ordinaria che contabile.

L’attività del Corpo, così come normalmente avviene già da qualche anno, è essenzialmente improntata al carattere della “trasversalità” dei molteplici settori di servizio istituzionale, in virtù del quale vengono presi in considerazione tutti gli aspetti di violazione delle norme tributarie ed extratributarie che fanno capo allo stesso soggetto economico controllato.

Di seguito alcuni elementi di sintesi sulle attività svolte:

1° obiettivo strategico (Tutela delle Uscite)

Sul fronte della tutela della spesa pubblica, i numeri conseguiti dalle Fiamme Gialle nella provincia di Agrigento si riferiscono ai contributi che lo Stato e l’Unione Europea erogano a sostegno delle imprese, laddove sono state scoperte:

– frodi Comunitarie per circa 500 mila € di contributi illecitamente percepiti (su un totale di 5 mln di € controllati);

– frodi nazionali per oltre 2 mln di € di contributi illecitamente percepiti (su un totale di quasi 11 mln di € controllati), di cui la maggior parte riguardano truffe all’INPS (pensioni sociali, falsi braccianti agricoli).

Sul piano della tutela erariale, le 12 indagini condotte su delega della Corte dei Conti, hanno portato alla quantificazione di un danno complessivo che supera i 3 mln di euro, riconducibile a 63 responsabili.

Tutte queste attività sono state orientate tanto alla repressione dei più gravi episodi di frode e cattiva gestione delle uscite dai bilanci nazionali e comunitari, quanto al contrasto di più diffusi fenomeni illeciti che attengono all’accesso a forme di agevolazione previdenziali ed assistenziali indirizzate a sostegno delle “fasce più deboli” (Prestazioni Sociali Agevolate).

Nel campo del controllo della spesa sanitaria, si sono registrate diverse frodi connesse ai ticket sanitari, eseguiti 19 interventi e denunciati 2 soggetti.

Sul piano delle attività a contrasto della corruzione, si ricorda l’Operazione “Duty free” del 10 c.m.

2° obiettivo strategico (Tutela delle Entrate)

L’azione della GdF a tutela delle entrate, anche in termini di prevenzione e compliance, ha consentito di accertare svariati milioni di euro di evasione fiscale, come segue:

BASE IMPONIBILE NETTA (B.I.N.) constatata per circa 55 mln di €;

MAGGIORE IMPOSTA DOVUTA AI FINI I.V.A. constatata per circa 8 mln di €;

Per quel che riguarda la lotta all’evasione fiscale, spiccano, da un lato, l’individuazione di 51 evasori, di cui 42 soggetti totalmente sconosciuti al fisco, e, dall’altro, la segnalazione, alle Procure della Repubblica competenti, di più di 40 responsabili di reati fiscali.

In molti di questi casi, a tutela del credito erariale, è stata avviata la procedura di sequestro, anche “per equivalente”: in altre parole, è stato proposto all’Autorità Giudiziaria il sequestro preventivo di quella parte di patrimonio a carico di n. 28 evasori più pericolosi per un valore complessivo di beni per oltre 10 milioni di € (di cui circa 9 provvedimenti già eseguiti, per circa 1,8 mln di beni sequestrati).

Inoltre si è constatato che spesso i soggetti della cosiddetta “economia sommersa”, oltre ad evadere sistematicamente il fisco, ricorrevano ad una manodopera irregolare, o addirittura in nero: da gennaio a dicembre 2015, sono 63 i lavoratori in nero o irregolari che la Guardia di Finanza ha individuato, nell’intera provincia, nonché verbalizzati i relativi datori di lavoro. Come si evince da questo excursus, nell’anno appena trascorso l’azione della Guardia di Finanza si è ispirata non solo al recupero dell’evasione fiscale ed alla repressione di traffici illeciti, ma anche alla tutela degli operatori economici più deboli, che sono le prime vittime di una concorrenza sleale che si fonda sulla violazione sistematica delle regole economiche.

3° obiettivo strategico (lotta alla criminalità)

Nel comparto della lotta nei confronti della criminalità organizzata di stampo mafioso, sono stati eseguiti appositi controlli in materia di legislazione antimafia di cui alla legge D.Lgs 159/2011 (Nuovo Codice Antimafia), compresi gli appalti pubblici, dai quali sono scaturiti e già conclusi n. 24 accertamenti patrimoniali nei confronti di soggetti malavitosi e rispettivi nuclei familiari indiziati di appartenere a cosa nostra, per complessive n. 146 soggetti indiziati di appartenere a cosa nostra, nella prospettiva di aggredire i patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni criminali e loro prestanomi presenti nella Provincia, nonché seguire le variazioni patrimoniali nei confronti dei soggetti interessati.

Si tratta di attività di indagine particolarmente complessa ed articolata che si è concretizzata in numerosi sequestri e confische di beni, mobili ed immobili. Inoltre, in via preventiva, e su richiesta della Prefettura, sono stati eseguiti circa 1.000 controlli in materia di certificazione antimafia – necessaria a tutte le aziende che vogliano partecipare a gare pubbliche di appalto.

Nel comparto della lotta alla criminalità comune, sono stati denunciati 460 soggetti, di cui 22 tratti in arresto, per violazioni al codice penale concernenti la truffa, l’usura, ai reati contro la pubblica amministrazione, lo spaccio di sostanze stupefacenti e altre leggi di P.S.. In tale ambito sono stati arrestati alcuni spacciatori per possesso di sostanze stupefacenti;

Nel comparto del Mercato dei capitali sono stati effettuati complessivamente n. 38 interventi, accertando 43 violazioni e denunciate n. 78 persone, di cui una in stato di arresto, per il contrasto al riciclaggio, per il contrasto all’usura, nonché, in materia di reati societari, fallimentari, reati bancari e finanziari e tutela degli strumenti di pagamento.

Nel comparto della Contraffazione, Sicurezza prodotti e Tutela del “made in Italy”, sono state denunciate per contraffazione 19 persone, sequestrati oltre 3.000 prodotti falsi e circa 10.000 prodotti ritenuti pericolosi per la salute.

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