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Cronaca

Agrigento, la “vera storia” del nonno aggredito davanti una scuola al Villaggio Mosè

poliziaBrutta storia quella avvenuta dinanzi la scuola elementare di via dei Fiumi nel popoloso quartiere del Villaggio Mosè.

Lo scenario, una tranquilla tarda mattinata, ora in cui i bambini aspettano trepidanti il suono della campanella e i genitori ed i nonni li attendono per accoglierli con un abbraccio fuori dall’edificio scolastico. Ma lo scenario ieri è cambiato.

Un nonno, di 78 anni, mentre aspettava la sua nipotina è stato aggredito prima verbalmente e poi fisicamente, da un 65enne che attendeva i bambini fuori dalla scuola. Il motivo scatenante? La macchina parcheggiata malamente dal nonno che, si badi bene, non ostruiva l’abitazione né la strada all’aggressore. Quest’ultimo dapprima ha cominciato ad insultare il nonno per poi spintonarlo con la pancia cercando la colluttazione. Il nonno esasperato ha reagito alzando le mani per allontanare l’uomo che in ultimo gli ha “stampato” un pugno in pieno viso facendo perdere conoscenza all’anziano signore che è caduto rovinosamente a terra di fronte agli occhi increduli dei genitori in attesa, che hanno condannato il gesto dell’uomo.

Uno fra questi, per difendere il nonno, ha sferrato dei calci all’aggressore che, allontanandosi per paura di subire l’ira delle persone presenti che hanno assistito al gesto, ha chiamato il 113 negando, di fronte all’evidenza, di aver colpito con un destro il nonno. Gli agenti della Polizia hanno poi ascoltato le due versioni degli uomini coinvolti. 

Una brutta storia che regala un’immagine ai bambini presenti quasi apocalittica. Adesso non ci si batte più per i propri interessi ma anche per quelli degli altri, quasi si voglia trovare un pretesto per scaricare probabilmente la violenza e la frustrazione che “l’uomo” del XXI secolo cova in sé.

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