Agrigento, l’Istituto “Garibaldi” ricorda le vittime dell’Olocausto
Anche l’Istituto comprensivo “Garibadi” di Agrigento ha celebrato il “Giorno della Memoria” in ricordo delle vittime dell’Olocausto.
“Se comprendere è impossibile conoscere è necessario” è stato, infatti il titolo, della partecipata e riuscita manifestazione con l’obiettivo di consentire ai ragazzi un approccio attivo alla storia moderna compiendo un percorso educativo-didattico, ma soprattutto di crescita personale ed emotiva.
Il titolo della manifestazione è stato ispirato dall’opera memorialistica di Primo Levi dal titolo “Se questo è un uomo”, che rappresenta la coinvolgente ma meditata testimonianza di quanto vissuto dall’autore nel campo di concentramento di Monowitz.
Nel corso dell’iniziativa sono stati presentati alcuni brevi documentari multimediali, realizzati dagli alunni della scuola secondaria, sulla figura di alcuni gerarchi nazisti responsabili dei rastrellamenti nei ghetti ebraici, sulle persecuzioni e sulla Shoah. Interessante, inoltre, la chiave di lettura, nuova ed originale, che l”Istituto Garibaldi ha voluto offrire sull’Olocausto, sottolineando, appunto, le posizioni assunte dai figli dei gerarchi tedeschi dopo il processo di Norimberga che si svolse tra il 1945 ed il 1946.
Nel corso della manifestazione è stata, anche, ricordata la figura dell’agrigentino Calogero Marrone, nato a Favara ed in servizio presso l’ufficio anagrafe di Varese dove ha salvato tanti ebrei fornendo documenti falsi. Deportato dai nazisti è morto nel campo di concentramento di Dachau.
Infine, è stata data lettura della biografia di Moshe Bejski, un ebreo polacco, scampato al campo di concentramento e fondatore del primo Giardino dei Giusti dedicato a tutti i non ebrei che durante l’olocausto hanno aiutato gli israeliti. Nel corso della manifestazione è intervenuta la Dirigente dell’istituto comprensivo ad indirizzo musicale “Agrigento Centro”, prof. Antonella Rizzo Pinna, che ha sottolineato l’importanza dello studio della storia per comprendere l’importanza dei valori della democrazia e della dignità dell’uomo.
Nel corso della manifestazione gli studenti hanno recitato alcune poesie tratte da brani della tradizione ebraica: Hatikvah, Hevenu Shalom e Hava Nagila e musicati i brani Klezmer: Tumbalaika e la “La vita è bella”di Nicola Piovani.
Luigi Mula