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Agrigento, maltrattamenti in famiglia e spaccio di droga: 25enne condannato

È stato condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione il giovane di 25 anni, originario della Guinea ma residente da tempo ad Agrigento, arrestato lo scorso anno per una lunga scia di violenze e reati che vanno dai maltrattamenti in famiglia allo spaccio di droga.

La sentenza è stata emessa dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Agrigento. Il procedimento ha preso avvio dal violento episodio avvenuto nel febbraio dello scorso anno, quando il giovane – secondo l’accusa – aggredì la compagna in pieno centro, nei pressi della stazione ferroviaria. L’intervento dei carabinieri, allertati da alcuni passanti, non servì a placare l’ira dell’uomo, che reagì in modo violento anche contro i militari, causando loro lievi ferite.

Dall’indagine è emerso un quadro di abusi fisici e psicologici durati settimane, con minacce gravi rivolte alla donna, spesso accompagnate da frasi intimidatorie e cariche d’odio.

La situazione sarebbe poi degenerata proprio quando la donna era riuscita a fuggire: l’uomo l’avrebbe inseguita e aggredita brutalmente con calci e pugni, provocandole traumi al volto, al busto e agli arti. Da lì è partita la denuncia, che ha fatto emergere anche il contesto di dipendenza da alcol e droga in cui l’imputato viveva.

Non solo. L’analisi del cellulare del giovane ha aperto un nuovo filone investigativo, portando alla luce una rete di spaccio di marijuana e hashish. I carabinieri hanno ricostruito, attraverso messaggi e chiamate, i contatti con diversi assuntori, poi ascoltati e confermati come acquirenti abituali.

Il giovane è stato prosciolto dall’accusa di sequestro di persona, poiché la compagna ha ritirato la querela, e ha escluso alcune aggravanti legate allo spaccio. La pubblica accusa aveva chiesto una condanna a sei anni.