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Cronaca Regioni ed Enti Locali

Agrigento, morte di Chiara La Mendola: parola alla difesa

chiara-la-mendolaParola alla difesa dopo la requisitoria del pubblico ministero nell’ambito del processo scaturito dalla morte della giovane Chiara La Mendola, avvenuta tragicamente il 30 dicembre del 2013 in via Cavaleri Magazzeni.

Al centro della discussione, avvenuta ieri nell’aula del Tribunale di Agrigento, la presunta “buca” causa dell’incidente. Secondo i difensori degli imputati “nessuna ha mai segnalato la presenza di quella buca. Se lo scooter fosse finito dentro, il veicolo si sarebbe ribaltato e la ruota non sarebbe rimasta gonfia”.

La ragazza, come si ricorderà, stava percorrendo la via Cavaleri Magazzeni, quando perse il controllo del mezzo andando a finire sotto un’auto alla cui guida vi era un ottantunenne; la causa – secondo l’accusa – è da addebitare alla presenza di una buca stradale presente sul manto stradale e non segnalata. Motivi che hanno indotto il pm, durante la su requisitoria, a chiedere per due imputati (un dirigente dell’Utc del comune di Agrigento e un responsabile del servizio di manutenzione stradale ndr) la condanna a un anno e sei mesi di reclusione.

La difesa si è soprattutto basata sulla consulenza disposta dalla Procura, sostenendo che dal dibattimento non sarebbe emersa nessuna certezza sulla buca quale causa dell’incidente.