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Agrigento: natura, arte e cultura nel futuro del Giardino Botanico

IMG_5027Una prova generale per un migliore utilizzo del Giardino Botanico, da aggiungere alle visite guidate delle scolaresche già sperimentate con successo.

Una prova brillantemente superata, quella di ieri sera, grazie alla sinergia tra pubblico e privato, in questo caso il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, proprietario della struttura di Via Demetra, e le Associazioni “Punto e a Capo” e “NonSostare”, presiedute rispettivamente da Mario Aversa e Gioele Farruggia, da anni impegnate nel recupero, conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico, sociale e culturale di Agrigento.

L’idea, lanciata attraverso il Premio di Pittura Estemporanea “Una dozzina di giovani artisti alla scoperta del Giardino Botanico” dell’Accademia di Belle Arti “Michelangelo”, ha decisamente funzionato, riscuotendo notevole interesse e partecipazione di pubblico.

L’agronomo Giovanni Alletto e il biologo Giovanni Moncada, funzionari tecnici del Settore Ambiente, hanno accompagnato i visitatori lungo i viali del Giardino, ricchi di essenze tipiche degli ambienti mediterranei e di piante esotiche, mostrando anche l’erbario che custodisce oltre 5.000 piante essiccate e conservate con estrema cura, e gli ambienti rocciosi ricchi di cavità naturali, pozzi e ipogei, questi ultimi attualmente chiusi al pubblico, ma sui quali da tempo si intende puntare per arricchire ulteriormente gli itinerari del Giardino Botanico.

Un luogo ricco di storia, l’ex colonia agricola dell’ospedale psichiatrico poi passato alla Provincia Regionale, ma paradossalmente poco o affatto conosciuto dagli stessi agrigentini, limite ammesso proprio da molti dei partecipanti, incantati dalla bellezza e dalla tranquillità dei luoghi. Un semplice ma corposo buffet a base di “pani cunzatu” e vino locale, offerto dall’organizzazione, ha arricchito la serata caratterizzata in particolare dalle esibizioni dal vivo dei giovani artisti dell’Accademia Michelangelo, alla presenza dello stesso direttore prof. Alfredo Prado, che hanno voluto dipingere scorci e aspetti particolari del Giardino Botanico.

Diversi artisti e animatori il valore aggiunto della serata, dall’estroso Simone Bruc agli attori Stella Camilleri e Giugiù Gramaglia, che hanno interpretato alcuni brani letterari, senza dimenticare il popolare cantastorie Nenè Sciortino. Insomma, per il Giardino Botanico si aprono nuovi orizzonti. Del resto, ultimate le operazioni di manutenzione straordinaria, finanziate con fondi comunitari, la struttura è tornata ad essere il luogo ideale per l’organizzazione di momenti culturali e artistici di segno diverso, con sicure ricadute non solo per la sua riscoperta ma anche per l’apertura ad una possibile fruizione turistica.

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