Agrigento, nella Cattedrale di San Gerlando una veglia di preghiera per Papa Francesco

AGRIGENTO – Una Cattedrale gremita, un silenzio carico di emozione e una comunità unita nella preghiera per Papa Francesco. Così Agrigento ha voluto manifestare la propria vicinanza al Pontefice, in un momento delicato per la sua salute e per il futuro della Chiesa. A guidare la veglia è stato l’arcivescovo Alessandro Damiano, che ha invitato tutti a un profondo esame di coscienza: “Siamo radunati in preghiera per Papa Francesco. Una preghiera che serve più a noi – ha detto – ad invocare il disarmo, iniziando dal disarmo dei cuori. Invocando la pace, auspicando trattative, dialogo e il silenzio delle armi. La voce di Papa Francesco è venuta meno, ma deve riecheggiare nei nostri cuori, nelle nostre coscienze”.
L’evento ha visto la partecipazione sentita di numerosi sindaci della provincia di Agrigento, affiancati da sacerdoti, rappresentanti delle comunità islamica, ortodossa ed evangelica, e da una folla di fedeli, a testimoniare la forza di un messaggio universale di pace e unità.
Durante la veglia, monsignor Damiano ha anche condiviso un toccante ricordo personale del Pontefice, risalente al loro primo incontro a Roma, durante il periodo pandemico. “Parlavamo del ruolo del vescovo – ha raccontato – e con il dito puntato verso di me mi chiese se fossi rigido. Un po’ imbarazzato risposi: ‘Santo Padre, non lo so, lo devono dire gli altri’. Mi guardò e disse: ‘Tutti i rigidi fanno una brutta fine. Mi auguro di non fare questa fine’”. Un aneddoto che ha strappato un sorriso, ma che racchiude la profondità pastorale e la visione umana del Santo Padre.
Lo sguardo dell’arcivescovo si è poi rivolto al futuro della Chiesa, con un accenno al prossimo Conclave, che vedrà tra i protagonisti due cardinali di origine agrigentina: Francesco Montenegro e Don Baldo Reina. “Preghiamo per tutti i cardinali – ha detto Damiano – perché sappiano farsi guidare dallo Spirito Santo in un momento tanto importante”.
Una serata intensa, di raccoglimento e speranza, in cui Agrigento ha fatto sentire la propria voce, unita e devota, per sostenere Papa Francesco e il cammino della Chiesa verso la pace e il dialogo.