Agrigento poco onorevole: siete ancora d’accordo?

Da diversi anni osserviamo per le vie del centro un’immagine, quella riportata in copertina, che rappresenta un vero e proprio slogan dei principali esponenti politici agrigentini che rivestivano, e rivestono, importantissime cariche regionali e nazionali quali: Ministro, Vice Presidente della Regione Sicilia, Assessore regionale o “semplice deputato”.

Attraverso questo slogan, i nostri “magnifici eroi” si dichiaravano favorevoli alla realizzazione dell’aeroporto di Agrigento, e non “aereoporto” come riporta lo stesso slogan, una fondamentale infrastruttura che se realizzata avrebbe accorciato notevolmente i tempi per i collegamenti da e per la nostra “città turistica” con il resto del paese, d’Europa e del Mondo ma che, purtroppo per noi, si tratta di una barzelletta che va avanti da troppo tempo.
A distanza di anni, dal fatidico slogan, la triste realtà ci ricorda che l’aeroporto non è stato realizzato né si realizzerà, forse perché i “nostri eroi” non sono capaci di mantenere le promesse fatte? Forse perché utilizzano il loro peso politico per altri obiettivi? Forse perché la programmazione e realizzazione di un aeroporto non spetta a loro? Per di più a peggiorare la situazione si presenta Il triste scenario, dei collegamenti da e per la nostra “male amministrata Città”, siano essi esistenti o in aggiornamento, e che ci documenta di strade che crollano come fossero di burro.
Per questo proponiamo una nuova immagine per un nuovo manifesto:

Oggi questi nostri supereroi, dietro liste più o meno civiche, attraverso le solite promesse da marinaio, che rinnoveranno, chiederanno il voto e lo faranno non per il bene della comunità come il significato aristotelico di politica impone, bensì per portare un risultato a casa che garantisca loro di sopravvivere politicamente per altri decenni e continuare a fare “politica” chissà per il bene di chi.
A voi supereroi della politica facciamo una richiesta: visti i risultati, non siate più d’accordo.
Spiegazione per i politici: il termine supereroi, da noi utilizzato, è ironico.

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