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Regioni ed Enti Locali

Agrigento, scontro Cupa-Unipa. Di Maida: “chiederemo risarcimento danni”

poloNei giorni scorsi l’Università di Palermo ha notificato al Consorzio universitario una ingiunzione (e non un decreto ingiuntivo) al pagamento della somma di 9 milioni di euro che secondo la stessa Università sarebbero dovuti per il pagamento di docenti incardinati presso il polo di Agrigento fino al 2010.

A tal proposito interviene il vice presidente del Polo Universitario, Giovanni Di Maida, che afferma: “il Cda sta procedendo dando mandato ad un legale per difendere le ragioni del Consorzio sia in ordine all’ingiunzione sia per quanto riguarda un risarcimento dei danni che chiederemo all’Università di Palermo per altri aspetti. La vicenda del contenzioso con l’Unipa non è per niente una novità ed è nota a tutti da ormai diversi anni, essendoci stati incontri ufficiali, assemblee degli studenti, atti formali da parte del Cda facilmente rintracciabili sul sito istituzionale del Consorzio, per non parlare dei mezzi di informazione che puntualmente in questi anni hanno affrontato questa vicenda”.

“Purtroppo abbiamo assistito in questi giorni anche ad una serie di interventi di alcuni soggetti probabilmente “Alieni” che non conoscendo le vicende da subito hanno lanciato critiche ai Cda del Consorzio che si sono succeduti negli anni che avrebbero creato questo debito. Preme sottolineare innanzi tutto che l’attuale ma anche i precedenti Cda del Consorzio non hanno nessuna responsabilità in ordine alle pretese dell’Università”.

“Al contrario tutti gli amministratori che si sono succeduti negli anni hanno sempre sostenuto con forza e con il supporto di un’ ampia documentazione, l’infondatezza delle pretese dell’Università. Poiché è necessario fare chiarezza ed evitare che si faccia inutile terrorismo attorno al Consorzio Universitario si diffida chiunque a diffondere notizie false e tendenziose che creano solo facili allarmismi ed enormi danni. Diversamente ci vedremo parimenti costretti ad intraprendere pesanti azioni risarcitorie nei confronti di coloro che tanto per criticare danneggiano l’immagine del Consorzio e allontanano sempre di più quanti sono intenzionati ad iscriversi presso i corsi di laurea operativi ad Agrigento. Chiunque può accedere se ne ha interesse agli atti del Consorzio prodotti negli anni dai vari Consigli di amministrazione e potrà così farsi un’idea di come stanno realmente le cose evitando di dire enormi falsità attorno a questa vicenda”.

“Si scoprirà anche leggendo i provvedimenti del Cda che nel triennio si sono risparmiati 900 mila euro grazie ad un’imponente operazione di spending review con tagli alla spesa a partire dalle indennità degli amministratori che sono state eliminate (ciascuno di noi lavora gratuitamente per il Consorzio a fronte di grandi responsabilità assunte )e a tal proposito va ricordato che è l’unico Ente ad averlo fatto almeno in provincia di Agrigento. Questa è una vicenda paradossale rispetto alla quale ci opporremo con forza e determinazione a difesa degli studenti, delle famiglie, dei lavoratori del decentramento universitario e del corretto operato del Cda e dei soci fondatori”.

“Se qualcuno ha pensato di utilizzare Agrigento solo come luogo dove promuovere carriere universitarie salvo poi abbandonare di fatto a se stesso il Consorzio si sbaglia perché adesso è venuto il momento di fare grande chiarezza”.

“Il Consorzio sta lavorando affinché anche altre università aprano nuovi corsi di laurea ad Agrigento e già a partire dal prossimo anno accademico ci saranno grandi novità. Ringrazio i rappresentanti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative Massimo Raso della Cgil, Maurizio Saia della Cisl e Gero Acquisto della Uil che avendo contezza di come realmente stanno le cose (avendo letto gli atti) si sono affrettati sin da subito a mettersi al nostro fianco in questa battaglia a difesa del nostro territorio”, conclude Di Maida.

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