Agrigento, soggetti pericolosi: la Questura emette provvedimenti
L’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine della Questura ha applicato alcuni provvedimenti di competenza del Questore di Agrigento a soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica.
In particolare, sono stati applicati “AVVISI ORALI“, ai sensi dell’Art. 3 del D. L.vo 159/2011, a B.G., classe 1970, per detenzione di stupefacenti, ricettazione, emissione di fatture per operazioni inesistenti, rapina, truffa; G.G, classe 1977, per spaccio di sostanze stupefacenti, minaccia, furto, danneggiamento seguito da incendio.
Inoltre il Questore ha provveduto ad emettere “Foglio di Via Obbligatorio” ai sensi dell’Art. 2 del D. L.vo 159/2011,
che impone l’ordine di rimpatrio nel comune di residenza ed il contestuale divieto di ritorno nel comune dal quale è stato allontanato, senza la preventiva autorizzazione dopo che in data 21.07.216 su segnalazione della Stazione dei Carabinieri di Aragona è stato applicato il F.V.O. dal medesimo territorio per il periodo di anni 3 a: R. F., classe 1976, ed a D.G., classe 1976, entrambi abitanti nel Comune di Catania; In data 29.07.2016 su segnalazione del Commissariato di PS di Licata è stato applicato il F.V.O. dal medesimo territorio per il periodo di anni 3 a: F.G., classe 1991, ed a F.M., classe 1984, entrambi abitanti nel Comune di Favara;
Provvedimento di “Daspo“, ai sensi dell’Art. 6 della L. 401/1989, che impone il divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive dopo che in data 01.08.2016 su segnalazione del Commissariato di PS di Licata è stato applicato il D.A.SPO. per il periodo di anni 4 a: D.C.C. e, per il periodo di anni 3, a: B.G., entrambi tifosi della squadra del Licata; in particolare gli eventi che ne hanno giustificato l’emissione fanno riferimento alla partita disputata presso il comunale Dino Liotta l’08.05.2016 tra Licata e Canicattì; nell’occorso B.G. lanciava dei fumogeni in campo nel corso del match, mentre D.C.C. ha lanciato un sasso all’indirizzo delle forze dell’ordine. I due erano stati già denunciati dagli agenti del Commissariato Ps di Licata per i reati in questione;
In data 02.08.2016 su segnalazione dei Carabinieri di Aragona è stato applicato il D.A.SPO. per il periodo di anni 1 a D.A.R., D.A.C. e D.A.A., tutti di Pietraperzia (EN), ed a G.F.S. ed a C.L., questi ultimi di Aragona; in particolare tutti i soggetti destinatari del provvedimento erano coinvolti in una lite avvenuta nel corso della partita Aragona-Ragusa, del campionato di Promozione, disputatasi nel febbraio 2016 presso lo stadio di Aragona, nella quale uno di essi ha riportato delle lesioni personali.
L’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine della Questura ha inoltre dato seguito ai seguenti provvedimenti di competenza del Tribunale di Agrigento e da questo adottati a carico di soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica, ed in particolare:
Sorveglianza Speciale di P.S. ai sensi dell’Art. 4 e ss del D. L.vo 159/2011. In data 05.08.2016 A.D. è stato risottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno, precedentemente interrotta per l’espiazione di una pena definitiva; Sempre in data 5 agosto 2016 questo ufficio notificava il provvedimento del Tribunale di Agrigento che ha applicato nei confronti del noto TERRASI Domenico, in quanto ritenuto esponente di spicco dell’associazione mafiosa cattolicese, la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di PS con obbligo di soggiorno per anni 3.
In data 7 agosto 2016, la Polfer di Bologna, di concerto con questo ufficio ha segnalato all’Autorità giudiziaria per falsità materiale V.G, classe 1983, pluripregiudicato già dimorante a Porto Empedocle: nell’occorso il soggetto esibiva agli agenti di una pattuglia di controllo della Stazione ferroviaria una carta di identità in cui era stata abrasa la dicitura “non valida per l’espatrio”. VG. Stava per recarsi in Germania da parenti, così sottraendosi alla risottoposizione alla misura della Sorveglianza speciale della Ps inflittagli dal Tribunale di Agrigento per un residuo di un anno e sette mesi. Il V.G si era reso irreperibile dal marzo del 2016 dopo un periodo trascorso in detenzione domiciliare e annovera diversi precedenti penali rissa, porto ingiustificat0 di oggetti atti ad offendere e attrezzi idonei allo scasso ricettazione, detenzione di sostanze stupefacenti.