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Cronaca Regioni ed Enti Locali

Agrigento, vendita di un terreno di interesse archeologico: scatta arresto, tre gli indagati

parco archeologico 1E’ con l’accusa di falsità in atti pubblici e concorso in abuso d’ufficio che sono scattati gli arresti per l’83enne Vincenzo Sinatra, noto albergatore agrigentino, titolare dell’Hotel “Valle dei Templi”.

L’uomo, che adesso si trova ai domiciliari, è stato oggetto di un’ordinanza firmata dal gip del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, su richiesta del Pm Alessandra Russo. Ad eseguire l’ordinanza cautelare sono stati i poliziotti della Digos della Questura di Agrigento.

Il fatto è legato alla abusiva realizzazione su area demaniale di interesse archeologico di un parcheggio privato a servizio della struttura alberghiera. L’area utilizzata come parcheggio è stata sottoposta a sequestro preventivo e restituita alla pubblica fruizione mediante consegna e affidamento al direttore pro-tempore del Parco Archeologico “Valle dei Templi”. 

Le indagini che vedono coinvolti Pubblici Amministratori, Dirigenti Regionali e liberi professionisti sono ancora in corso e nell’ambito delle stesse sono state disposte mirate perquisizioni presso Uffici pubblici e privati.

“Gli indagati, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, in concorso morale e materiale tra loro, avrebbero formato atti pubblici falsi propedeutici alla vendita a favore della ditta TAS S.r.l. di un appezzamento di terreno appartenente al Demanio della Regione Siciliana sito nel territorio del Comune di Agrigento nel complesso denominato “Villa Genuardi” (sito accanto l’Hotel della Valle, di proprietà della ditta TAS S.r.l.) ubicato in area di interesse archeologico, ideologicamente falso in quanto avente per oggetto un’area di estensione assai maggiore a quella rispetto la quale la Soprintendenza dei Beni Culturali di Agrigento aveva espresso parere positivo alla vendita in favore della TAS”.

“In particolare Sinatra, quale rappresentante della Tas, e Cece, quale libero professionista, previ accordi collusivi con i pubblici ufficiali, determinavano la Ciaceri Dania, Dirigente del Servizio Patrimonio del Dipartimento del Bilancio e del Tesoro della Regione Sicilia, a trasmettere al Genio Civile una nota con la quale individuare l’area del terreno demaniale da vendere alla ditta TAS – contrariamente al vero – anziché la sola porzione di area già concessa alla TAS per la quale era stato dato il parere positivo alla vendita, una maggiore estensione pari a 3400mq con inclusione di una fascia di circa 2.200mq che era invece stata data in consegna alla TAS solo ai fini di manutenzione del terreno, determinando la Ciaceri ad autorizzare il frazionamento dell’area da cedere alla TAS .

Determinavano inoltre Cangemi Ninfa, funzionario del Servizio Patrimonio del Dipartimento del Bilancio e del Tesoro della Regione Sicilia delegata alla stipula dell’atto notarile, a sottoscrivere l’atto di compravendita tra la parte venditrice Regione Sicilia e l’acquirente, ovvero la ditta TAS”.