Agrigento, venti colpi in undici mesi: arrestato 22enne per furti e rapine

È finito in carcere un giovane 22enne residente a Villaseta, riconosciuto responsabile – in concorso con altri soggetti – di una lunga scia di furti e rapine consumati tra il gennaio e il novembre del 2022. L’arresto è stato eseguito dai carabinieri della Compagnia di Agrigento su disposizione della Procura generale della Corte d’Appello di Palermo.
Per il giovane è arrivata una condanna definitiva a 6 anni e 3 mesi di reclusione, che dovrà scontare nella Casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento, dove è stato trasferito dopo la notifica del provvedimento.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il giovane avrebbe agito in più occasioni con la complicità di due minorenni, all’epoca dei fatti non ancora diciottenni. In tutto sono una ventina gli episodi predatori contestati, alcuni dei quali particolarmente gravi e commessi anche ai danni di minorenni.
Una scia di reati tra quartieri e locali
Le zone colpite sono tra le più frequentate della città: il centro di Agrigento, Villaggio Mosè, San Leone e Villaseta. Tra i reati documentati figurano:
Il furto di un borsello e di uno zaino con attrezzi da lavoro da un furgone in sosta;
L’uso illecito di una carta di credito rubata in un colpo precedente;
Uno scippo all’interno di un locale di San Leone, con la vittima – una giovane donna – derubata della borsa;
Il furto di 600 euro dalla cassa di un esercizio commerciale in via Mazzini, dopo aver infranto la vetrata d’ingresso.
Tra gli episodi più eclatanti anche il doppio colpo in un negozio di ottica in piazza Pirandello: il primo con il furto di un paio di occhiali griffati dalla vetrina, seguito il giorno dopo dal furto di altri 8 occhiali da sole di varie marche, sempre dallo stesso punto vendita.
Minori tra le vittime: rapinato un dodicenne
Particolarmente inquietanti alcune delle rapine commesse: in viale della Vittoria, il 22enne avrebbe minacciato con un coltello un ragazzino di soli 12 anni, sottraendogli il cellulare e una banconota da 20 euro. Un altro episodio ha avuto per vittima il titolare di una kebabberia di via Pirandello, minacciato sempre con un’arma da taglio per farsi consegnare 50 euro. Simile il furto in un bar di Porta di Ponte, dove sono spariti un telefono cellulare e 50 euro dalla cassa.
Una condanna definitiva
L’arresto arriva al termine di un lungo iter giudiziario. Le prove raccolte dai carabinieri e le testimonianze delle vittime hanno permesso di ricostruire una vera e propria attività criminale condotta con sistematicità per mesi.