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Akragas, arriva la replica dei soci di minoranza

akragas13Scade oggi l’ultimatum lanciato dal patron dell’Akragas Calcio, Marcello Giavarini, che in un messaggio sul prprio profilo Facebook lanciava accuse contro i soci di minoranza, rei a suo dire, di essere morosi.

Ora, arriva la pronta e dura replica da parte dei soci di minoranza, Franco Nobile, Calogero Trupia, Massimo Lupo, Enzo Caponnetto (per Insieme per lo Sport) e Sebastiano La Mantia.

Ecco il testo integrale della nota:

“Leggiamo con stupore e profonda preoccupazione quanto riportato dal Presidente Onorario Marcello Giavarini nel proprio profilo pubblico di un noto social network e ripreso dalle principali testate sportive online della città di Agrigento ed oggi, purtroppo, anche dalla carta stampata e dal sito “tuttolegapro”.

Lo stupore deriva, oltre che per la irritualità anche per la intempestività dell’intervento pubblico (l’occasione degli auguri natalizi), e per i suoi contenuti.

Il socio di maggioranza, sostiene di essere il “solo” a contribuire economicamente e finanziariamente al sostenimento della società SS Akragas Città dei Templi e contesta ai soci di minoranza, ad eccezione del Presidente Silvio Alessi, di non aver apportato sufficienti risorse finanziarie per poter permettere il rafforzamento tecnico della prima squadra. A tal proposito, riteniamo doveroso ricordare, come si sono svolti, nel corso dell’estate scorsa, i fatti che hanno condotto lo stesso Giavarini a rilevare il 54% del capitale sociale, così come voluto dallo stesso Giavarini che aveva posto, per il suo ingresso in società, la condizione del possesso della maggioranza assoluta del capitale sociale, conferendo la gestione tecnica al nominando Amministratore Delegato, Peppino Tirri.

Con l’ingresso del socio Giavarini, dopo settimane di trattative, l’assemblea straordinaria dei soci ha ripianato per intero le perdite accumulate fino al 31.12.2014 ed ha contestualmente aumentato il capitale sociale. Tali adempimenti, sono stati onorati da tutti i soci, ivi compreso Marcello Giavarini che ha contribuito per il suo 54% a sanare i debiti pregeressi.

Durante l’allestimento della prima squadra, il Consiglio di Amministrazione, su proposta dell’AD, ha approvato con proprio deliberato il budget economico finanziario, inviato alla Lega. In quella sede fu proprio l’Amministratore Delegato Peppino Tirri, a dichiarare che con tali risorse sarebbe stato in grado di allestire una squadra dignitosa e sicuramente all’altezza della terza serie nazionale. Successivamente, man mano che veniva allestita la squadra, ci veniva comunicato informalmente che il budget approvato dal Cda non sarebbe stato sufficiente e che sarebbe stato necessario l’incremento del budget.

Con la rosa al completo e con l’inizio della stagione sportiva sono cominciate, come è del tutto ovvio, le prime necessità finanziarie per poter onorare gli impegni della società (stipendi, contributi, trasferte, fornitori, ecc). Tali esigenze economiche sono state approntate dal socio di maggioranza, Marcello Giavarini, e indirettamente dal socio Alessi, ed infine dalle altre entrate derivanti dalla gestione societaria.

Fatta questa doverosa premessa ci chiediamo in che modo e con quali motivazioni i soci di minoranza avrebbero dovuto contribuire a finanziare la società senza che gli stessi siano mai stati attivamente coinvolti nelle scelte del progetto tecnico della società.

Ciò malgrado abbiamo contribuito a risolvere le tante criticità (riapertura dello stadio “Esseneto”) e a garantire importanti soluzioni di continuità (tra tutte la conferma del main sponsor).

Detto tutto ciò riteniamo che siano stati compiuti evidenti errori tecnici nella costruzione e nella gestione della squadra, che non possono ricadere certamente sui soci, ed ai quali bisogna porre rimedio.

Noi, per l’ onestà intellettuale che ci contraddistingue, riconosciamo al Presidente Giavarini, di avere “sposato” con impegno e passione il progetto Akragas, garantendo quindi l’iscrizione al campionato di Lega-Pro, ma allo stesso tempo oggi vediamo il pericolo, serio e concreto, di vedere vanificati i nostri tanti sacrifici e le legittime aspettative di una città e dei suoi meravigliosi tifosi.

Siamo fiduciosi che Marcello Giavarini saprà cogliere da questa precisazione lo spunto necessario per dare corso a quel confronto dialettico-societario che ha, e deve avere, come scopo il bene dell’Akragas e della società che la rappresenta”.

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