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Al via i saldi: le raccomandazioni di Confcommercio e Federmoda Agrigento

“Occhio ai prezzi ed etichette – raccomanda il presidente provinciale di Confcommercio Giuseppe Caruana – i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Il negoziante – aggiunge – è tenuto ad di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. Rispetto delle distanze, raccomanda ancora Caruana – occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio. Disinfezione delle mani, obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti. Obbligo di indossare la mascherina in store ed anche in camerino durante la prova dei capi. Confcommercio infine segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia, come ‘’Saldi Chiari e Sicuri”, ”

GLI EFFETTI DELLA PANDEMIA SUL RETAIL DELLA MODA

Il 1° luglio al via i saldi in Sicilia.

Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 171 euro – pari a 74 euro pro capite – per un valore complessivo di 2,6 miliardi di euro.

A commento dell’avvio dei saldi estivi, il Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, provincia di Agrigento , Alfonso Valenza Dopo l’annus horribilis, l’auspicio è che riparta la corsa allo shopping. C’è tanta voglia di libertà e di ritorno ad una nuova normalità. E, dopo un lungo periodo di restrizioni, i saldi estivi rappresentano un’occasione importante per recuperare il tempo perduto e rinnovare il guardaroba per le vacanze, acquistando anche a prezzi convenienti.

Per questi saldi ci aspettiamo consumi in crescita rispetto allo scorso anno ma, soprattutto, una conferma del trend degli acquisti nei negozi di prossimità, dopo il forzato ricorso agli acquisti sul web. già nel prossimo incontro dei Ministri delle Finanze e Governatori delle Banche centrali del G20 a Venezia, per l’introduzione di un’imposta minima globale sui ricavi dei colossi del web nei Paesi in cui operano. È una soluzione fondamentale per riequilibrare i rapporti di forza in un mercato che non può rimanere senza regole. Occorre dare certezze alle imprese per garantire i valori della nostra società, della nostra tradizione, della nostra economia e dei nostri territori, ma soprattutto per rendere più stimolante, sostenibile e reale la relazione sociale tra le persone”.

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