fbpx
Politica Sindacando

Amministrative Agrigento: le considerazioni di Lello Analfino

analfinoIo sottoscritto Lello Analfino nel pieno delle mie facoltà, in considerazione delle imminenti elezioni amministrative di Agrigento, dichiaro di sostenere la candidatura di (IN ORDINE ALFABETICO): 1) Alessi Silvio, 2) Arnone Giuseppe, 3) Cirino Andrea, 4) Dalli Cardillo Emanuele, 5) Di Rosa Giuseppe, 6) Firetto Lillo, con la sola eccezione di Marcolin Marco, non tanto per una questione personale, anzi mi è particolarmente simpatico, ma perché rappresenta Salvini che per me è leggermente peggio di Renzi”.

Esordisce così, sul suo profilo Facebook, il leader del gruppo musicale Tituria, Lello Analfino. L’estroso cantautore agrigentino ha affidato alla sua pagina social alcune considerazioni sulle prossime elezioni amministrative di Agrigento.
Tutti i candidati – scrive Lello Analfino – sono di sicuro persone assolutamente oneste e perbene, per molti di loro l’unico problema sono i dinosauri della politica agrigentina che da più di vent’anni stanno a Palermo, Roma o anche ad Agrigento a incamerare stipendi senza produrre alcun risultato apprezzabile per la città o per i cittadini, tra questi, forse, i peggiori sono i deputati regionali”.

Probabilmente – continua il cantante agrigentino – qualche stipendiato comunale o regionale che, non facendo un cazzo dalla mattina alla sera (anche per questo l’Italia va a rotoli), sostiene che lo faccio per tornaconto personale, per potermi garantire in futuro qualche concerto, ebbene a questi signori dico che hanno perfettamente ragione, si lo faccio per interesse personale, perché è il mio lavoro, la mia unica fonte di reddito, e di tutto questo non solo non me ne vergogno, ma ne sono orgoglioso, per me e per la mia famiglia e per i musicisti che mi accompagnano e per tutte le persone che lavorano con me e che approfitto per ringraziare, così come ringrazio il generoso pubblico che legittima le mie spettanze e gratifica le mie performances”.

Se qualcuno, magari dei perditempo o imboscati con lo stipendio assicurato, ritenesse di voler criticare il mio operato lo faccia pure, io sono convinto, invece, che nulla è più sacro del lavoro, del mio lavoro, del sudore, della fatica, dell’entusiasmo di qualunque persona che si dedica con dignità e costanza al proprio LAVORO, come cerco di fare ogni volta che salgo i gradini di un palco”.

Considerazioni, quest’ultime che poniamo alla riflessione degli agrigentini. Un ‘analisi che fa riflettere come, ancora oggi, Agrigento resta una città di pirandelliana memoria, fra tragedie, invidie e una triste realtà.

Foto di Accursio Graffeo (tratta dal profilo Facebook)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.