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Regioni ed Enti Locali

“Amministratori sotto tiro”: la svolta parte da Palma di Montechiaro

palma di montechiaro faraonePrevista, ma forse inaspettata giornata quella di ieri svolta al Comune di Palma di Montechiaro, reduce dagli attentati intimidatori dei giorni scorsi dopo l’incendio dei mezzi della Dedalo Ambiente che ha messo in ginocchio la raccolta dei rifiuti solidi urbani della città.

Una reazione che non si è fatta attendere e che ha visto numerosi amministratori, non solo della provincia di Agrigento, partecipare all’invito del sindaco Pasquale Amato che ha lasciato al suo profilo Facebook parole d’apprezzamento verso la giornata svolta ieri.

Palma metà della solidarietà ma punto d’incontro per concentrare e rendere forte la domanda di riscatto con un esercito di sindaci che hanno chiesto risposte non elemosinando soluzioni ma proponendo le cose da fare. Un orgoglio non di superbia ma di soddisfazione, per la importanza di quello che le fasce tricolori municipali di questa parte d’Italia si sono mesi in testa di fare e lo fanno, strutturando in modo organico l’attività di riscatto intessendo legami con le reti civiche di carattere nazionali in grado di rappresentare incisivamente in parlamento gli obiettivi che intendiamo raggiungere e AVVISO PUBBLICO, non si è lasciato pregare per fare la propria parte e ieri a Palma ha assicurato il proprio attivismo coi suoi quadri rappresentativi.  Dalle minacce a Lillo Sferrazza in poi, non più solo solidarietà e rabbia, abbiamo dato il via ad un percorso determinato e finalizzato, che abbiamo saputo far crescere con l’incontro successivo col signor Prefetto, lasciando la convinzione che non era una semplice manifestazione ma che ci si muoveva per esigere non solo solidarietà ma risposte concrete. Quel percorso già da solo, come riferito dal signor Prefetto, era riuscito ad ottenere l’interessamento delle più alte cariche dello Stato. Ma oggi abbiamo dato vita ad una giornata ritengo storica: la conferma, che non era stata una esperienza passeggera ma i sindaci nei nostri territori vogliono sul serio che le regole del gioco, in fatto di minacce e intimidazioni, cambino. Per questo gioco di squadra che ha dato vita ad un fatto nuovo, straordinario e unitario: stiamo perseguendo ostinatamente gli obiettivi proclamati e tutto ciò, non può che produrre soddisfazione e la convinzione di far parte di una squadra di dirigenti sociali con assoluta responsabile consapevolezza di portare sulle proprie spalle il peso del cambiamento e della speranza di questi territori.
Una giornata di festa per la legalità con la testimonianza culturale più autentica che la Sicilia di oggi esprime: il Centro Studi Pio La Torre, che in questo clima di civiltà e di impegno per la emancipazione, col suo presidente Vito Lo Monaco ha reso corale i propri temi all’iniziativa globale, dove abbiamo riconosciuto simbolicamente e in modo esemplare l’impegno per le buone pratiche nella pubblica amministrazione.
Con l’occasione sono stati premiati il signor Alessandro Capasso e il dottor Antonio Perrera, l’Istituto comprensoriale D’Arrigo-Tomasi con il primo premio per il concorso “Chiamami ancora amore. Un altro mondo è possibile”.
L’ANCI Sicilia a coordinamento dei sindaci siciliani con l’intervento del sindaco Paolo Amenta vicepresidenza ha dato conferma dell ‘importanza assoluto dell’evento“.

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