Al via domani ad Aragona il progetto School of life.
Si tratta di un programma per riattivare la palestra di una scuola abbandonata (recentemente riqualificata come punto di incontro multidisciplinare e polifunzionale), e trasformarla in uno spazio di scambio, apprendimento, immaginazione e trasformazione.
Il progetto curato dall’artista Andrea Mineo, fondatore di Mayer Pavilion, con il sostegno del Comune di Aragona, di Farm Cultural Park e di Pro Music, ispirandosi alle cosiddette “residenze d’artista”, ospita ad Aragona(AG), 3 artisti di fama internazionale: JULIANE TÜBKE, SIMON MCNAIR ed ELENI TONGIDOU.
Mineo già lo scorso marzo era già stato ad Aragona per realizzare un primo progetto dal titolo “Scuola di vita”, un’istallazione interattiva, un monumento alla conoscenza ed un archivio vivente delle lezioni.
Scuola di vita, ricordiamo, ancora oggi è un programma di incontri con artisti e professionisti di vari settori, per esplorare temi come vita e morte, condivisione , resilienza e il riutilizzo degli spazi per la futura scuola.
Andrea Mineo adesso riparte con School of life e, domani 24 maggio, dalle 17.30, nella sede della Pro Music ( Via Andrea Costa), si potrà assistere all’apertura dell’evento di residenza che si concluderà alle 19 con un momento di condivisione con la comunità.
Domenica 25 maggio, invece, dalle 17 alle 19, tra l’ex Auditorium e la Pro Music, si svolgerà un laboratorio pratico guidato dall’artista JULIANE TÜBKE, in collaborazione con l’architetta berlinese Dida Dorothea Falbe. I partecipanti esploreranno nuove soluzioni creative ed ecosostenibili per trasformare lo spazio in un luogo accogliente per la comunità di Aragona. E’ previsto l’intervento del Presidente del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Giuseppe Pendolino, e dell’assessore comunale Angelo Galluzzo.
Per mettere bene a fuoco il progetto bisogna, però, fare un passo indietro. Era il 3 giugno del 2024 quando, nel corso di una partecipata assemblea cittadina, viene presentato il progetto “Abbiamo Tutto Manca il Resto”, la prima edizione della Quadriennale interdisciplinare di Farm Cultural Park dedicata alla Sicilia, che ad Aragona prenderà l’originale titolo: “Darrolocu – una nuova vita per l’Auditorium incompiuto”, con l’obiettivo, appunto, di confrontarsi sull’avvio del cantiere di progettazione partecipata per ridare nuova vita all’Auditorium, un’opera pubblica mai completata, da circa trent’anni immutata, ed immaginare, così, una nuova destinazione a servizio degli aragonesi e costruire una proposta di legge da presentare in Parlamento.
Il progetto ha preso vita il 21 giugno, insieme a un super collettivo formato da Alterazioni Video, Analogique, Fosbury Architecture e il Dipartimento di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali dell’Università di Palermo.
Infine a dicembre, l’ex Auditorium, ha ospitato il lavoro di residenza artistica di Orazio Tringali con la visione del docu-film di Diego Pascal Panarello “Orazio vola”.
Oggi, invece, la comunità aragonese con orgoglio ospita il nuovo progetto di Andrea Mineo. Ma conosciamo meglio gli artisti:
JULIANE TÜBKE: La pratica artistica di Juliane Tübke indaga le complesse relazioni tra esseri umani e ambiente. Spesso radicati in luoghi specifici, i suoi progetti esplorano l’agency degli esseri non umani—come l’acqua, le piante, gli ecosistemi e le materialità del rifiuto. Attraverso fotografia, impronte, testi e suoni, Juliane crea installazioni che decentrano l’essere umano, posizionandolo come parte di una rete vibrante e interconnessa di relazioni.
SIMON MCNAIR: La sua filosofia progettuale si fonda su una comprensione ciclica delle risorse naturali e su una profonda valorizzazione del saper fare artigianale, promuovendo collaborazioni interdisciplinari. La pratica si muove tra teoria e attività manuali, alternando fasi discorsive, immersive ed esplorative. Apprendendo dal territorio, dai paesi e dai paesaggi locali, McNair individua sfide e potenzialità latenti nell’incontro tra natura e cultura costruttiva locale. I suoi progetti utilizzano attivamente materiali come legno, argilla, fieno e terra battuta, impiegati in costruzioni ibride che rispettano l’integrità di ciascun materiale e promuovono una progettazione circolare. Il risultato è un’architettura sensibile e site-specific, che costruisce continuità tra tradizione, innovazione e consapevolezza ambientale.
ELENI TONGIDOU: artista e curatrice con base a Berlino, nata a Nicosia, Cipro. La sua pratica artistica si concentra su sculture e installazioni che indagano le relazioni dialettiche tra materiale e forma, equilibrio e collasso.
ANDREA MINEO: fondatore di Mayer Pavilion, una piattaforma avviata nel 2020 per promuovere pratiche artistiche trasformative e sensibili al contesto. Attraverso festival, progetti espositivi e residenze come School of Life, Mayer Pavilion offre strutture in cui gli artisti possono confrontarsi in modo significativo con condizioni sociali, spaziali e culturali specifiche. La sua visione pone l’arte come strumento civico per ripensare lo spazio condiviso e riattivare il dialogo comunitario.
Si tratta di un programma per riattivare la palestra di una scuola abbandonata (recentemente riqualificata come punto di incontro multidisciplinare e polifunzionale), e trasformarla in uno spazio di scambio, apprendimento, immaginazione e trasformazione.