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Cronaca

Aragona Città dei Presepi 2022

Anche quest’anno Aragona propone una serie di artistici presepi realizzati nelle chiese e nei quartieri del centro storico.

Tradizionalmente si attribuisce l’inizio del presepe a San Francesco quando nel 1223 chiese di ricreare a Greccio, vicino Rieti, l’ambiente in cui era nato Gesù; egli voleva provare le emozioni nel contemplare il Figlio di Dio che si fa uomo in una condizione di povertà. San Francesco sentì forte il desiderio di “rappresentare il Bambino nato a Betlemme e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello” (Tommaso da Celano). Quindici giorni prima del Natale espresse questo desiderio e chiese aiuto a Messer Giovanni Velita per allestire il primo presepe della storia. L’ambientazione e la realizzazione furono semplici: una grotta, una mangiatoia, un bue e un asino condotti sul posto. Il 25 dicembre, attorno a questa scena si riunirono frati, uomini e donne della zona portando fiori e fiaccole. La storia del presepe iniziò quindi con un presepe vivente, fatto di fedeli in carne e ossa che insieme celebravano la povertà del Dio fatto Uomo.

Nel corso dei secoli il presepe si è diffuso in tutto il mondo cristiano, raggiungendo realizzazioni di altissimo livello creativo e artistico.

Ad Aragona, continuando una iniziativa avviata qualche anno fa, tanti presepi, con modalità, tecniche e impostazioni diverse, sono stati realizzati dai volontari delle comunità parrocchiali che manifestano, in questa maniera, l’attenzione concreta al territorio, favorendo la creazione del clima natalizio.
Il presepe realizzato in Chiesa Madre utilizza le antiche statue di cartapesta del sex. XVIII inserite in un contesto abitativo locale, tipico del passato dei nostri paesi, dove sono collocati antichi attrezzi per i lavori casalinghi e agricoli.

Un altro presepe originale si trova nella chiesa Madonna del Rosario realizzato con statue lignee a grandezza naturale di San Giuseppe (sec. XIX), la Madonna (sec. XVIII), provenienti da contesti devozionali diversi.

Nel quartiere della Mercede (la cui chiesa è interessata da lavori di restauro) il presepe riproduce abitazioni, scale e luoghi del quartiere della Mercede, e un modello fedele della chiesa della Mercede.

Nella chiesa della Provvidenza un “presepe popolare”.

Davanti la scalinata del Calvario sono statue colloca le sagome dei protagonisti della Natività, creando un effetto natalizio nel quartiere alto del paese.

In via Nazareno, nei pressi del Calvario, il “presepe biblico” di Carmelo Sciortino ricrea la maggior parte delle scene della storia del Natale (l’annuncio a Maria, la visita ad Elisabetta, la ricerca dell’alloggio, il censimento, la strage degli innocenti …). Il presepe presenta più di 50 personaggi in movimento, cascate, fontane, deserti, ed una scenografia arabo-palestinese, che riporta il visitatore alla notte di duemila anni fa.

Il presepe nella chiesa di San Francesco propone l’evento della nascita di Gesù.

Il presepe della chiesa di San Giuseppe riproduce la scena essenziale con i personaggi principali della Natività.

Anche nella chiesa della BMV del Rosario di Pompei il presepe ha reso visibile uno dei segni più importanti della fede cristiana.

Questa descrizione essenziale, purtroppo, non permette di cogliere l’originalità, la bellezza e il fascino che questi presepi suscitano.

Una iniziativa di grande valore religioso e sociale che serve a richiamare nella mente e nel cuore delle persone l’evento fondamentale del cristianesimo, e cioè la nascita del Figlio di Dio nella povertà di Betlemme.

I presepi possono essere visitati tutti i giorni fino al 6 gennaio 2022. Ingresso libero.

Presepe di Via Bellini

Presepe della Chiesa Madre

Presepe Biblico di Via Nazareno

Presepe Madonna del Rosario

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