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Aragona città dei presepi

Sono quasi quattrocento le “nannareddri”, edicole votive collocate durante il periodo natalizio sulle facciate delle case con l’immagine del presepe, davanti alle quali i vari gruppi di musicanti ogni giorno della novena di Natale suonano e cantano le tradizionali e suggestive melodie natalizie composte ad Aragona.

Oltre a questa caratteristica, e forse unica tradizione nel territorio agrigentino, da qualche anno nel centro storico di Aragona vengono allestiti artistici presepi. Uno dalla confraternita del SS. Crocifisso nella chiesa del Carmine con costruzioni realizzate artigianalmente; un altro, a grandezza naturale, con le statue in cartapesta del XVIII secolo, in Chiesa Madre, dove la scena della natività è stata inserita nel contesto agricolo e casalingo storico di Aragona, con i vari utensili e attrezzature usati nei lavori di campagna e di casa.

Un terzo sulla scalinata del Calvario, che anima il quartiere della Provvidenza. Un’attenzione particolare merita il presepe realizzato dal giovane Carmelo Sciortino in un locale, di via Mazzini. Presepe frutto di moltissimi anni di lavoro e che anno dopo anno si è arricchito di nuove scene e nuovi personaggi. Per avere un’idea della ricchezza e complessità dell’opera basta sono state collocate quasi 1.200 statuine, molte delle quali costruite a mano.

“Presepe biblico” ha come titolo perché ripercorre le tappe della storia della salvezza a partire dalla creazione, con gli episodi più significativi dell’Antico e del Nuovo Testamento, riprodotti all’interno di diorami, fino al arrivare al tradizionale presepe che occupa una consistente superficie. Le artistiche statue, le costruzioni architettoniche e paesaggistiche, i costumi, i mestieri, la flora e la fauna ricercatamente in stile arabo-palestinese, gli effetti di luce, i 40 personaggi in movimento, creano un clima incantevole che non solo affascinano lo spettatore ma riescono anche a trasmettere messaggi religiosi. I presepi sono visitabili fino al 6 gennaio 2020 ogni venerdì,sabato e domenica e anche i giorni festivi dalle ore 18 alle ore 21. Quello della chiesa Madre, ogni giorno, dalle ore 6 del mattino alle ore 21.

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