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Aragona, inaugurato il Polo espositivo del Mudia alla Chiesa Madre

mudia-aragona1Inaugurato ieri nella Chiesa Madre di Aragona il Polo espositivo del MUDIA. Dopo la Celebrazione Eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro è stato aperto il Polo Espositivo del Museo diocesano di Agrigento nella Chiesa Madre.

Il Polo Espositivo di Aragona, esposizione permanente del ” patrimonio storico artistico della chiesa Madre dei SS. Tre Re”, è un altro passo significativo che fa prendere consistenza al “MUDIA – museo diffuso agrigentino”.

L’apertura del Mudia – Polo espositivo della Chiesa Madre di Aragona, frutto della sinergica collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Culturali di Agrigento, diretta da Gabriella Costantino, che ne ha la cura scientifica, e l’Ufficio BBCCEE della Curia di Agrigento, diretto da Giuseppe Pontillo, nonchè la Parrocchia con la comunità ecclesiale, è chiara testimonianza di come la cooperazione tra le Istituzioni, finalizzata alla valorizzazione del patrimonio comunitario, può diventare elemento trainante per un rinnovamento umano e sociale del territorio agrigentino.

Il Mudia – Polo espositivo della Chiesa Madre di Aragona valorizza ciò che è proprio della terra del Principe Naselli ovvero, il suo titolo parrocchiale dedicato a Nostra Signora dei Tre Re, che trova nella splendida tela secentesca dell’Adorazione dei Magi, attribuita allo Zoppo di Gangi e ad una probabile collaborazione con Pietro D’Asaro, l’esplicazione di quella devozione tanto cara alla Cattedrale di Colonia.
Il percorso espositivo comprende una ricca quadreria che annovera un raro monocromo del pittore cappuccino Fra Felice Da Sambuca. Il tesoro della Chiesa Madre è costituito inoltre da alcuni argenti sacri e splendidi paramenti sacri settecenteschi di fattura siciliana, italiana ed europea, in tessuti preziosi e oro.

Alla storia del territorio aragonese, si legano due brandelli della Sacra Sindone, la cui comunità ecclesiale è stata costituita dai Principi Naselli come custode del Sacro Lino. La pregevole reliquia, accolta in uno sfarzoso pendente-reliquiario del secolo XVII, oggi è conservata presso la Chiesa parrocchiale della Madonna del Rosario, nel cui territorio si trova la soppressa chiesa del Purgatorio, prima depositaria delle sacre reliquie, secondo le disposizione testamentarie della famiglia Naselli, molto legata al culto delle Anime Sante del Purgatorio.
Trattandosi di reliquie che afferiscono alla devozione e al culto, alla Chiesa è stato affidato il compito di regolamentarne la Venerazione e la pubblica devozione, per la quale il vescovo di Agrigento Francesco Maria Rhini (1676–1696) autorizzava la Chiesa Madre di Aragona all’esposizione in pubblico e alla processione il 3 Maggio di ogni anno.

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