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Assemblea Territoriale Idrica di Agrigento il Sindaco Mimmo Gueli nuovo presidente

Il Sindaco di Santa Elisabetta, Mimmo Gueli, è il nuovo Presidente dell’ATI, l’Assemblea Territoriale Idrica di Agrigento.
E’ stato eletto all’unanimità nel corso della riunione di oggi pomeriggio dai sindaci agrigentini, con l’insediamento dei nuovi eletti, che hanno deciso di attribuire al già Vicepresidente dell’ATI, il ruolo di guida dell’organismo chiamato a sovrintendere al controllo e alla gestione del servizio idrico integrato provinciale.
L’assemblea dei sindaci ha eletto anche i componenti del consiglio direttivo: On. Margherita La Rocca Ruvolo, vicepresidente (Montevago), Franco Miccichè (Agrigento), Francesca Valenti (Sciacca), Vincenzo Corbo (Canicattì), Stefano Castellino (Palma di Montechiaro) e Milko Cinà (Bivona).
”Ringrazio tutti i sindaci per la fiducia accordatami ed esprimo apprezzamento per il serio lavoro di sintesi e convergenza operato. Assumo il ruolo con la piena consapevolezza delle criticità che caratterizzano lo scenario odierno e delle tante difficoltà che dovranno essere affrontate con senso di responsabilità e determinazione – afferma il sindaco Mimmo Gueli – neo presidente dell’ATI di Agrigento.
Un compito complesso, stante le molteplici e note problematiche riferite al servizio idrico integrato provinciale, che – ribadisce il Sindaco Gueli – saranno gestite con spirito di collaborazione e costante supporto al fianco di AICA, quale gestore pubblico, incentrando l’attività a presidio della gestione pubblica dell’acqua, al fine di salvaguardare l’ambiente e tutelare le famiglie, attraverso un’equa applicazione tariffaria.
La priorità assoluta sarà rendere più efficienti e resilienti le infrastrutture idriche primarie per usi civili, in modo da garantire la sicurezza dell’approvvigionamento idrico e superare la politica di emergenza degli ultimi anni, attraverso la riduzione delle perdite di rete e progetti innovativi volti a migliorarne la qualità e la gestione, sfruttando al meglio le opportunità e le risorse messe a disposizione dalla Strategia comunitaria e dal nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

Dopo l’elezione, esprimono soddisfazione dalla segreteria provinciale del PD di Agrigento, Simone Di Paola e Giovanna Iacono: “L’elezione del sindaco di Santa Elisabetta Mimmo Gueli, quale nuovo Presidente dell’ATI di Agrigento, rappresenta un momento fondamentale, nel complesso percorso, iniziato anni addietro e che ha condotto allo storico ritorno alla gestione pubblica delle risorse idriche.
Mimmo Gueli è stato, in questi anni, sempre al fianco del Presidente Francesca Valenti nel guidare la battaglia per il ritorno all’acqua pubblica; oggi da nuovo Presidente, dovrà guidare la fase del consolidamento di questo percorso, con la conclusione della fase di transizione e di rafforzamento di AICA.
Auspichiamo altresì che il clima di unità e condivisione, tanto nell’elezione del Presidente, quanto del C.d.A. possa far pensare ad una sostanziale unità d’intenti nel procedere speditamente in direzione di un consolidamento del percorso di pubblicizzazione delle risorse idriche.
Il Partito Democratico di Agrigento sarà al suo fianco con tutto l’impegno e tutta la convinzione possibile, così come ha sostenuto in questi anni l’opera di Francesca Valenti.
Al Presidente uscente rivolgiamo un sentito ringraziamento, per il coraggio, la determinazione e la competenza, con cui ha saputo tagliare traguardi storici, quali mai nessun altro prima di lei era riuscito minimamente a sognare di raggiungere.
Francesca Valenti è stata colei che ha riportato Agrigento nel solco della gestione pubblica dell’acqua; tutti, prima di lei volevano l’acqua pubblica, a chiacchere…lei c’è riuscita, con i fatti.
Chi oggi si lamenta della qualità del servizio, da domani si impegni seriamente, affinché AICA possa avere tutti gli strumenti necessari per poter gestire al meglio un servizio così complesso.
Nel frattempo, siamo certi che la guida di Mimmo Gueli, in linea di continuità con quanto accaduto in questi anni, lascia ben sperare che il traguardo dell’acqua pubblica sia stato messo in sicurezza“.

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