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Cronaca

Attentato Tunisia: 19 le vittime e 4 gli italiani coinvolti nel sequestro

 

ostaggi tunisiaSono almeno 19 i morti, nell’attacco compiuto oggi da militanti dello stato Islamico a un museo nel centro di Tunisi, vicino alla sede del Parlamento tra le vittime, secondo le indiscrezioni trapelate, polacchi, tedeschi italiani e spagnoli. 

Ore febbrili per la città di Torino proprio perché era piemontese il gruppo di italiani a Tunisi. Il ministero degli Esteri dice che per il momento non può confermare la notizia, e riferisce soltanto di due feriti italiani. L’altra rappresentante dell’Unione europea per la politica estera e di sicurezza, Federica Mogherini, ha attribuito l’attacco allo Stato Islamico.

Secondo il premier Essid, la maggior parte delle vittime, 17 persone, sono turisti stranieri, oltre a un cittadino tunisino e a un agente di polizia. Il precedente bilancio delle vittime era di otto turisti uccisi, oltre a due militanti e a un poliziotto.

Da una prima ricostruzione, l’attacco è iniziato attorno a mezzogiorno nel museo Bardo, luogo molto visitato dai turisti stranieri (in quel momento ne erano presenti circa 200).

I militanti – 5 in tutto, (di cui due rimasti uccisi, ed uno tratto in arresto, sarebbe uno studente tunisino di 22 anni) – si sono asserragliati poi per oltre due ore nell’edificio. Si presume che in un primo momento l’obiettivo dei militanti dell’Isis, fosse il parlamento il tunisino, ma in seguito ad uno scontro a fuoco con le forze dell’ordine di servizio al palazzo di stato, abbiano ripiegato al vicino museo prendendo come ostaggi i malcapitati turisti.

Alle 15 è scattato un raid delle forze dell’ordine, che ha portato alla liberazione degli ostaggi, e in questo probabilmente ha giocato a favore un “twitt” di uno degli prigionieri.

In una nota, il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzicondanna con fermezza gli atti criminali di Tunisi che vedono, purtroppo, coinvolti anche cittadini italiani ed esprime vicinanza al governo e alle autorità tunisine di fronte a un attacco tanto sanguinoso e alla minaccia terroristica in Africa e nel mondo“.

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