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Beatificazione del giudice Rosario Livatino: dall’Istituto “Anna Frank” un percorso educativo didattico

L’Istituto Anna Frank, in occasione della beatificazione del giudice agrigentino Rosario Livatino, assassinato nel 1990 dalla mafia all’età di 37 anni, ha progettato un percorso educativo didattico finalizzato a promuovere la cultura della legalità attraverso la conoscenza e l’approfondimento della figura del magistrato che la Chiesa venera come martire, con numerose attività.
Gli alunni delle classi prime A-B-C della scuola secondaria di primo grado, guidati dalle docenti Giuseppina Contino, Maria Maniscalco e Silvia Tesè , anche attraverso la lettura di brani tratti dal libro “Non chiamatelo ragazzino” dello scrittore Marco Pappalardo. hanno avuto modo di ripercorrere le tappe più salienti della breve vita del magistrato vissuta in modo semplice ma con profonda dedizione e con un fortissimo senso civico e del dovere anche nella lotta quotidiana contro poteri forti come la mafia.
Ai giovani lettori sono state proposte dei momenti di riflessione su come la figura di Livatino possa essere un modello a cui ispirarsi per essere gli uomini e le donne di domani, pronti ad affrontare le sfide della vita di tutti i giorni con altissimo senso del dovere e con profondo senso dello Stato.
Gli studenti hanno incontrato l’autore il 3 maggio sulla piattaforma digitale Google Meet e hanno discusso con lui del libro di cui sono stati apprezzati impostazione e contenuti.
Nella scuola,inoltre, è stato allestito un angolo in cui una sagoma di cartone della macchina del giudice, crivellata dai colpi di pistola, e della toga del magistrato, faranno da sfondo ad una performance in cui i giovani allievi reciteranno un dialogo immaginario tra Livatino e padre Pino Puglisi ideato dallo scrittore agrigentino Salvatore Nocera Bracco.
Agli alunni della scuola primaria è stato proposta la lettura di un libro della giornalista Marilisa Della Monica dal titolo “ Rosario Livatino” che con un linguaggio semplice e diretto e attraverso le illustrazioni accattivanti di Francesca Carabelli,riesce a raccontare la vita del magistrato dalla sua infanzia fino ai suoi ultimi giorni di vita e a far scoprire gli insegnamenti che possono essere tratti dalla vita del giovane giudice con cui
A completamento delle attività di promozione e sensibilizzazione già avviate dai docenti delle classi coinvolte, l’8 maggio, alle ore 16:30 nella piazzetta Livatino del quartiere di Fontanelle, si svolgerà una breve cerimonia per l’inaugurazione della Stele in pietra e del “Giardino della legalità” in ricordo del giudice Un momento di commemorazione, simbolo di un nuovo presidio di legalità con la restituzione della villetta alla collettività, recentemente recuperata da interventi di decoro e valorizzazione. Al centro di un’ aiuola circolare è stata posta una stele proveniente dai terreni gestiti dalla Cooperativa Livatino, confiscati alla mafia e sequestrati proprio dal giudice Rosario Livatino.
All’ evento ,a causa delle misure anti covid, parteciperà una ridotta rappresentanza di alunni della scuola, individuati tra quelli che stanno svolgendo le attività di educazione civica in relazione alla figura del magistrato, alla presenza del dirigente scolastico Alfio Russo.
L’Istituto, infine, ha promosso la partecipazione degli studenti al concorso studentesco “Livatino, il giudice del riscatto sociale…”, promosso dal Comune di Agrigento, che prevede il coinvolgimento degli studenti delle scuole secondarie di 1° e 2° grado della città di Agrigento.

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