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Regioni ed Enti Locali

Beni confiscati alla mafia, il Comune di Canicattì pubblica l’elenco

beni confiscatiSolo quale settimana addietro l’allarme lanciato a Licata dall’associazione “A testa Alta“, in occasione dell’incontro-dibattito sui beni confiscati alla mafia, sulla mancata pubblicazione da gran parte dei comuni dell’agrigentino degli elenchi.

Poi l’intervento del Prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, che ha sollecitato gli Enti ad ottemperare quanto previsto dalla legge.

Oggi la buona notizia, anche se riguarda al momento solo una amministrazione. Si tratta del Comune di Canicattì che ha pubblicato all’albo pretorio del sito istituzionale l’elenco dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e mafiosa. Si tratta di quei beni trasferiti al Comune dall’ANBSC (l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata) diretta dall’ex prefetto di Agrigento, Umberto Postiglione.

Si tratta di un obbligo di legge per le amministrazioni comunali al fine di rendere pubblici gli elenchi dei beni e sul quale pare alcune amministrazioni comunali dimentichino la loro pubblicazione.

A Licata anche il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, Salvatore Vella, lanciò l’allarme: “si continua a non restituire ai cittadini ciò che è stato rubato dal cancro chiamato Cosa Nostra. Poi Vella tuonò contro le amministrazioni comunali inadempienti sulla pubblicazione dei beni confiscati alla mafia: dispiace che in questa provincia le cose buone devono nascere sempre sotto la minaccia dell’azione giudiziaria della magistratura“.

L’elenco del Comune di Canicattì sarà possibile visionarlo sulla pagina istituzionale dell’Ente alla voce “Schema dei beni confiscati alla mafia“.

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