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Blitz antimafia “Kerkent”: scena muta degli indagati, parla “Gabrielone”

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Si tratta di Francesco Luparello, Angelo Iacono Quarantino, Valentino Messina e Fabio Contino, rappresentati e difesi dall’avvocato Salvatore Pennica.

Sono ripresi gli interrogati di alcuni degli indagati nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “Kerkent” scattata lo scorso 4 marzo e che ha portato a 32 arresti da parte della Dia di Agrigento nei confronti di presunti appartenenti al clan del presunto boss Antonio Massimino.

Alle domande del Gip del Tribunale di Agrigento ha risposto solo Gabriele Miccichè, che ha così rotto il muro del silenzio, negando in particolare l’accusa che lo vede coinvolto nel sequestro di una persona: “Mangione l’ho accompagnato in macchina su richiesta di Massimino. L’ho preso in macchina, dove è salito spontaneamente, e l’ho portato in centro storico. Si è incontrato con Massimino hanno parlato, erano loro da soli”.

“Gabrielone” nega dunque la presenza di altre persone così come la presenza di armi e droga. Intanto venerdì prossimo sono previste al Tribunale del Riesame le prime udienze per discutere alcuni dei ricorsi presentati dagli avvocati difensori per ottenere l’annullamento delle ordinanza cautelari.

 

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