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Calcio, Hinterreggio – Akragas: 1 – 1 C Siamo. La cronaca di un successo

foto akragas 3Primo dei tre match point a disposizione dei ragazzi di mister Feola, che oggi sul neutro di Roccella Jonica sfidano l’Hinterreggio per un match che potrebbe fare la storia della società akragantina.

I biancazzurri, primi in classifica, si presentano a questo incontro forti di un margine di nove punti di vantaggio sul Rende, seconda in classifica e teoricamente unica squadra che potrebbe ancora insidiare il primato dei siciliani.
La stagione quasi perfetta della squadra del presidente Silvio Alessi (ricordiamo una sola sconfitta in campionato, miglior attacco con 71 reti all’attivo e miglior difesa, solo 27 reti subite prima del match odierno) potrebbe oggi trovare il meritato epilogo raccogliendo quel punto che significherebbe la Lega Pro dopo trent’anni di attesa.
Agli ordini del direttore di gara, Daniel Pedretti di Brescia, l’Akragas città dei templi si presenta in campo con la seguente formazione: D’Alessandro, Dentice, Terminiello, Baiocco, Vindigni, Chiavaro, Tiscione, Trofo, Meloni, Savonarola e Catania
Risponde l’Hinterreggio con: Parisi, Maesano, Filodoro, Corso, Scoppetta, Pappasidero, De Marco, Forgione, Crisalli, Lavredi e Manganaro.
Impressionante la cornice di pubblico: colorata di bianco e azzurro la gradinata centrale delle stadio calabrese, sono circa mille i tifosi agrigentini presenti allo stadio “Ninetto Muscolo”.

Partiti, ed è subito l’Akragas a prendere in mano le redini dell’incontro, è Tiscione al 6° a cercare la via della rete, ma non inquadra la porta di Parisi; arriverà al 15° la prima sortita offensiva dei padroni di casa, con Lavredi, ma il numero 10 calcerà a lato alla sinistra di D’Alessandro.
Al 20° l’Akragas avrà un’altra buona occasione per portarsi in vantaggio, ma bomber Meloni non riuscirà a superare l’attento Parisi che blocca in presa sicura. Primi venti minuti senza particolari sussulti; da sottolineare lo spettacolo offerto dal pubblico Akragantino che incita senza sosta i propri beniamini.
Intorno alla mezzora arriverà un’altra occasione per l’Akragas con Savonarola, ma il tiro del 10 biancazzurro viene bloccato da un Parisi pressoché perfetto.

Arriverà al 34° la doccia gelata per l’Akragas: azione di ripartenza dell’Hinterreggio, assist di Forgione e Corso insacca sull’incolpevole D’Alessandro, Hinterreggio 1 – Akragas 0; la reazione dei biancazzurri non tarda ad arrivare ed al 36° sarà la traversa a salvare Parisi su Chiavaro sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Nonostante lo svantaggio, l’Akragas non sembra accusare il colpo e continuerà ad attaccare, ma Catania al 43° non riuscirà a trovare la porta e dopo due minuti di recupero l’arbitro fischierà la fine dei primi 45 minuti di gioco sul punteggio di Hinterreggio 1 Akragas 0.
Il parziale onestamente sembra non rispecchiare ciò che si è visto in campo. Difatti le statistiche conteranno 12 angoli, 6 tiri ed un possesso palla del 60% per i biancazzurri; ma nel calcio i numeri contano poco se non si gonfia la rete avversaria.

Il secondo tempo inizia con un’Akragas decisa a trovare il goal del pareggio; la prima occasione arriverà al 46° con Beppe Meloni che però spara fuori; i biancoazzurri appaiono arrembanti ed avranno tra il 50° ed il 54° quattro chiare occasioni da rete in rapida successione, ma nè Tiscione (tiro parato da Parisi), nè Savonarola (tiro fuori), né per ben due volte Meloni, centreranno l’obiettivo.

Il meritato pareggio per i biancoazzurri arriverà al 55° con Catania imbeccato da un assist del solito Savonarola; trovata la rete del pareggio, l’Akragas continua ad attaccare e avrà con Meloni al 60° e al 65° altre due nitide occasioni da rete, ma la porta calabrese oggi sembra stregata per il bomber con il numero 9.

La partita andrà avanti senza altri particolari sussulti, l’Akragas controllerà il gioco senza mai rischiare più di tanto fino alla fine del match. Da segnalare solo le sostituzioni di Meloni con Longoni, Arena per Tiscione e Bonaffini con Catania per l’undici siciliano; dopo quattro minuti di recupero il Signor Pedretti decreterà la fine del match che porta l’undici biancazzurro in Lega Pro.

Straordinaria la festa in campo e sugli spalti, il mister Feola è letteralmente portato in trionfo dai suoi ragazzi, intervistato al termine del match le prime parole a caldo del presidente Alessi apparso felice, ma anche un po’ commosso, soprattutto nel ricordo del fratello Giovanni scomparso un anno e mezzo or sono, sono state di ringraziamento per i suoi ragazzi ma anche per lo straordinario pubblico agrigentino, che ancora una volta ha dimostrato grandissimo attaccamento ai colori biancazzurri.

Un successo ricordato anche dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che ha voluto dichiarare: “Grande, grande Akragas! Sono felicissimo che la squadra della mia città, la squadra del cuore, sia arrivata a un traguardo straordinario per raggiungere un obiettivo per il quale nessuno ha risparmiato impegno e passione – afferma Alfano -. L’Akragas si ripropone nel calcio che conta, portandosi dietro l’entusiasmo di tutta la città. Un’emozione che ritorna, un tuffo negli anni ottanta con uno sguardo al futuro. Ci prepareremo al meglio per il campionato del prossimo anno“.

Si preannuncia una settimana di festa per la città di Agrigento che pensiamo risponderà alla grande nella gara di domenica contro la Marcianese. Dal nostro punto di vista ora è il momento di godersi la promozione, di ringraziare e dare i giusti meriti ad una dirigenza, ad uno staff tecnico ed una squadra straordinaria che sono riusciti a regale il sogno Lega Pro alla piazza di Agrigento; pur cui crediamo non sia il momento di parlare della solita diatriba stadio, di godersi il momento e di gridare “Forza Akragas“.

Giuseppe Paradisi
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