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Regioni ed Enti Locali

Campagna prevenzione incendi interfaccia e boschivi nell’agrigentino: riunione operativa in Prefettura

antincendio 1Come ogni anno, con l’approssimarsi della stagione estiva si ripropone, nella sua vastità ed intensità, il fenomeno degli incendi boschivi e d’interfaccia.

Le compagini boschive della provincia di Agrigento sono tra quelle maggiormente colpite, in estensione, dagli incendi.

Oltre alle condizioni climatiche e all’andamento stagionale, la causa determinante l’incendio boschivo è generalmente di natura antropica.

Quale che siano i fattori predisponenti, naturali o antropici, è fondamentale l’esigenza di adottare ogni azione a carattere preventivo mirata alla riduzione del rischio di innesco e propagazione degli incendi.

Mercoledì 25 maggio 2016 si è tenuta presso la Sala Integrata di Protezione Civile della Prefettura una riunione operativa con i diversi soggetti istituzionali competenti per avviare e predisporre, in piena sinergia, un percorso comune per un’attività di prevenzione e contrasto del fenomeno degli incendi estivi.

Coordinata dal vice prefetto dott. Carmelina Guarneri alla riunione hanno preso parte i rappresentanti della Forze dell’Ordine, dell’ex Provincia Regionale, del comune di Agrigento e di altri alcuni Comuni della provincia, del Corpo dei Vigili del Fuoco, del Genio Civile, dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, del Dipartimento Regionale della Protezione Civile Servizio per la Provincia di Agrigento,dell’ANAS, dell’ Ente Parco archeologico, della RFI.

Scopo dell’incontro è stato quello di far convergere verso il medesimo obiettivo, in maniera condivisa, tempestiva e coordinata, con gli apporti dei diversi Enti che l’ordinamento chiama ad intervenire nella materia, ogni iniziativa volta alla riduzione del rischio di incendi e predisporre un adeguato ed efficace dispositivo di soccorso a salvaguardia dell’incolumità delle persone e dell’integrità dei beni, degli insediamenti e delle infrastrutture.

In particolare, è stato evidenziato che il coordinamento deve ricomprendere non solo la fase dello spegnimento degli incendi, ma anche e soprattutto quello della prevenzione, anche sviluppando una maggiore sensibilità ambientale tra i cittadini e, in particolare, in ambito scolastico, accompagnata da un capillare controllo del territorio con l’aiuto delle forze dell’ordine e delle associazioni di volontariato secondo le diverse competenze

Nel corso della riunione è stato evidenziato che, l’incisiva presenza di una pluralità di soggetti istituzionali che concorrono alla difesa e conservazione dell’ambiente, una organizzazione gestionale che rispetti e ottimizzi le competenze, la condivisione di un percorso progettato che stabilisca “chi fa che cosa” evitando sovrapposizioni o sfasature, sono efficaci elementi per il raggiungimento dell’obiettivo della riduzione del numero degli incendi boschivi, di interfaccia e dei conseguenti rischi.

L’esperienza, inoltre, insegna che un’efficace risposta operativa dipende da una capillare opera di pianificazione che non può prescindere da ogni mirata iniziativa diretta ad abbassare i rischi del propagarsi degli incendi con programmati interventi di pulizia e di decespugliamento dei cigli stradali e ferroviari di propria competenza, delle relative aree limitrofe ed in particolare dei terreni incolti ed abbandonati prossimi alle aree antropizzate dove le sterpaglie sono in genere le fonti primarie dell’origine degli incendi.

Tutti i presenti hanno assicurato il proprio impegno a prestare la massima disponibilità per combattere e prevenire il fenomeno.

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