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Politica Salute

Canicattì, disagi all’Ospedale “Barone Lombardo”: intervento dell’On. Pullara

carmelo-pullara6“Gravi disagi all’Ospedale Barone Lombardo di Canicattì a causa di problemi tecnici nel reparto di Cardiologia che hanno provocato la sospensione dell’attività di installazione peacemaker, con spiacevoli conseguenze per i cittadini e per tutto il bacino di utenza che gravita attorno alla struttura del nosocomio”.

A denunciare la situazione del nosocomio canicattinese è il deputato regionale Carmelo Pullara (in foto), che aggiunge:

“Di fatto l’utenza è stata dirottata negli ospedali dell’hinterland ma prontamente ho provveduto a sollecitare, già da sabato scorso, gli uffici competenti dell’ASP di Agrigento al fine di comprendere le cause del disservizio ed agire prontamente per la soluzione immediata della questione. Il reparto di Cardiologia è di rilevanza strategica per il territorio della Provincia di Agrigento e dobbiamo consentire il mantenimento dell’efficienza dei servizi ospedalieri dell’UOC in questione, oltre che degli altri reparti che servono un’utenza numerosa. E’ inaccettabile e lotterò affinché questa “emigrazione” di pazienti cardiopatici verso gli altri ospedali si fermi al più presto”.

“La popolazione ha come punto di riferimento il presidio di Canicattì e necessariamente deve essere superata anche questa emergenza. Ho già ricevuto rassicurazioni dagli uffici tecnici che si occuperanno nell’immediatezza del problema e solleciterò i vertici aziendali per essere solleciti nella risoluzione. Assente anche la figura apicale del reparto di Chirurgia: ricordo la battaglia fatta per la nomina del responsabile lo scorso gennaio 2018, quando nell’evidenziare le gravi carenze in organico abbiamo ottenuto la nomina del facente funzione in questione e respiro per il personale cronicamente carente”.

“Oggi, continuare ad avere un Responsabile di reparto è fondamentale per la riorganizzazione e il mantenimento dell’efficienza dell’UOC. Per ciò che attiene la nuova rete ospedaliera, mi impegnerò affinché si mantengano e stabilizzino le specialità esistenti e si proceda acquisendo quelle carenti o assenti dando ossigeno a settori tutt’oggi in sofferenza”, conclude Pullara.