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Canicattì, ucciso a colpi di pistola: 68enne confessa omicidio

La Procura della Repubblica di Agrigento diretta da Luigi Patronaggio, nella giornata di ieri ha coordinato un’intensa quanto efficace attività investigativa di Polizia Giudiziaria che ha permesso la cattura ed il fermo del 68enne Rubino Carmelo ritenuto responsabile dell’omicidio di Vincenzo Sciascia Cannizzaro avvenuto in contrada Russo Calici a Canicattì.

Il delitto sarebbe avvenuto per ataviche problematiche legate al passaggio nella strada interposta tra i poderi dei due soggetti. Le indagini sono state congiuntamente svolte dalla Squadra Mobile e dal Nucleo Investigativo di Agrigento e dal Commissariato P.S. e dalla Compagnia Carabinieri di Canicattì, tutti coordinati dal sostituto procuratore Paola Vetro.

Nello specifico, nella mattinata di ieri, il Rubino e la vittima, come spesso accadeva, si sono incontrati nella stessa contrada e ne è nata l’ennesima accesa discussione, per il passaggio dei mezzi di raccolta dell’uva sulla strada interpoderale.

All’esito della lite il Rubino avrebbe estratto una pistola e fatto fuoco sulla vittima attingendolo alla testa, per poi darsi alla fuga a bordo della sua vettura. La vittima è subito deceduta. I familiari hanno subito avvisato le forze dell’ordine; sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Canicattì, subito raggiunti dai colleghi del Nucleo Investigativo, mentre le immediate ricerche permettevano al personale del Commissariato e della Squadra Mobile di individuare e catturare il Rubino.

Diversi soggetti presenti per questioni lavorative, hanno potuto notare la scena e, interrogati, hanno reso dichiarazioni ritenute di notevole valenza probatoria.

Di fronte ai palesi elementi di reità a suo carico, Il Rubino ha confessato dinanzi al Pubblico Ministero e alla P.G.. Dopo i rituali adempimenti, il Rubino è stato tradotto alla Casa Circondariale di Agrigento.

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