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Caso Carola Rackete, la procura ha chiesto più tempo per le indagini

“La complessità della vicenda e i comprensibili ritardi della polizia giudiziaria rendono necessaria la proroga delle indagini”. Sono queste le motivazioni che hanno spinto il pubblico ministero della procura di Agrigento, Gloria Andreoli, a chiedere al gip di potere indagare per altri sei mesi su Carola Rackete.

Lo si è appreso da una nota dell’agenzia Agi, secondo cui i magistrati vorrebbero più tempo per l’inchiesta legata all’arresto della comandante di Sea Watch e ad alcuni episodi precedenti, mentre al contempo potrebbero a breve chiedere l’archiviazione per il fascicolo relativo al presunto favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Carola Rackete è indagata per tre ipotesi di resistenza a pubblico ufficiale, commesse fra il 12 e il 29 giugno, giorno dell’arresto; danneggiamento e tre ipotesi di resistenza o violenza a nave da guerra. L’episodio è quello del 29 giugno scorso, quando la capitana della Sea Watch 3 ha speronato una motovedetta della Guardia di Finanza a Lampedusa, per entrare all’interno del porto. A decidere sulla richiesta della procura, sarà il gip Alessandra Vella.

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