La Procura di Agrigento ha chiesto il rinvio a giudizio per un 26enne empedoclino, accusato di detenzione illegale di arma da fuoco e munizioni, oltre che di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Ergastolo con isolamento diurno per tre anni: questa la pesantissima condanna inflitta dai giudici della Corte d’Assise di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara, ad un 25enne, cittadino rumeno, riconosciuto colpevole del brutale duplice omicidio di Maria Rus, 54 anni, e Delia Zanescu, 58 anni, entrambe sue connazionali.
Un grave episodio, che ha tutte le caratteristiche di un’intimidazione, ha scosso il centro di Agrigento. Ignoti hanno tentato di incendiare l’abitazione di un quarantenne incensurato, in uno stabile situato a poche decine di metri dalla centralissima via Empedocle.
Nei giorni 8 e 9 luglio sono stati effettuati dei servizi congiunti di controllo straordinario del Territorio a Porto Empedocle (AG), con il Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento ed il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Agrigento.
All’alba di oggi, 10 luglio 2025, i Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, in Agrigento, Favara (AG), Canicattì (AG), Porto Empedocle (AG), e San Cataldo (CL), con il supporto dei colleghi del Nucleo Eliportato Cacciatori di Sicilia e dei Nuclei Cinofili di Palermo e Nicolosi, hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziati […]
Un duro colpo è stato inferto alle famiglie mafiose di Agrigento, Villaseta e Porto Empedocle con una vasta operazione condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Agrigento.
Un dato allarmante getta nuova luce sull’emergenza legalità in Sicilia: la provincia di Agrigento è la più colpita in tutta Italia per numero di atti intimidatori contro amministratori locali registrati nel 2024.
È arrivata la condanna nel processo, celebrato con rito abbreviato, per la morte di Roberto Di Falco, il 38enne di Palma di Montechiaro ucciso per errore nel febbraio dello scorso anno nel piazzale di una concessionaria al Villaggio Mosè, frazione di Agrigento.
I Carabinieri della Stazione di Licata hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 36enne del luogo.