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Cronaca

Cattolica Eraclea: Giuseppe Miceli è stato ucciso

Giuseppe-MiceliSembra non esserci più alcun dubbio. Giuseppe Miceli, il 68enne “marmista” di Cattolica Eraclea trovato morto dal fratello nel proprio laboratorio, sarebbe stato ucciso.

Un omicidio che, con molta probabilità, sarebbe legato al giro delle scommesse, visto che la vittima avrebbe avuto il “vizio” del gioco. Ipotesi al vaglio che non escludono però altre piste. Resta infatti in piedi anche l’ipotesi di una eventuale rapina finita male. 

Gli investigatori, al ritrovamento del cadavere di Miceli, avevano subito sospettato dell’omicidio. La certezza è avvenuta ieri, quando all’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento è stata effettuata l’autopsia che non ha lasciato più alcun dubbio. Miceli sarebbe infatti stato ucciso con alcuni colpi sferrati alla nuca. L’arma del delitto, probabilmente, una lastra di marmo. La stessa con la quale l’operaio di Cattolica Eraclea lavorava giornalmente.

La morte, però, non avrebbe nulla a che vedere con il profondo taglio alla gola riportato dalla vittima. L’esame autoptico avrebbe infatti rivelato che Miceli si sarebbe procurato la ferita solo dopo la morte, probabilmente cadendo sul pavimento.

Per gli investigatori, pare che ad uccidere Miceli sarebbero state più persone. Cattolica Eraclea “piange” uno dei suoi cittadini. Stimato ed apprezzato da tutto il paese, Miceli aveva solo il vizio del gioco. Una ipotesi che lascia aperto ogni possibile scenario sul quale il pm di Agrigento, Silvia Baldi, sta cercando di ricostruire la vita e il movente di un omicidio efferato.

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