Cattolica Eraclea, omicidio Miceli: si torna sul luogo del delitto

Si svolgeranno oggi gli esami scientifici sul luogo dove è stato massacrato il marmista 67enne di Cattolica Eraclea, Giuseppe Miceli.

Da accertare alcuni degli aspetti che, secondo gli avvocati difensori di Gaetano Sciortino (in foto a sinistra) l’operaio 53enne accusato dell’omicidio, potrebbero dare elementi utili alla difesa. Da verificare alcuni oggetti contundenti che sarebbero stati utilizzati per uccidere Miceli, oltre al laboratorio. Il pubblico ministero Gloria Andreoli, titolare dell’inchiesta dopo il trasferimento dell’altro pm Silvia Baldi che aveva condotto le indagini precedentemente, ha chiesto il rinvio a giudizio e l’inchiesta approda così in aula per l’udienza preliminare che si svolgerà il prossimo 22 marzo, a meno di una richiesta da parte dei difensori di Sciortino.

L’operaio accusato, come si ricorderà, fu arrestato lo scorso 20 ottobre dopo le indagini svolte dai militari dell’Arma dei Carabinieri; Miceli fu trovato senza vita all’interno del suo laboratorio il 7 dicembre del 2016. Alla consulenza di parte, stamani prenderà parte anche il pm Andreoli. Da accertare ancora il movente dell’omicidio.