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Celebrata la ricorrenza del 34° anniversario dell’uccisione dell’Appuntato dell’Arma dei Carabinieri Alfonso Principato

Oggi, 15 aprile 2019 è stata celebrata la ricorrenza del 34° anniversario dell’uccisione dell’Appuntato dell’Arma dei Carabinieri Alfonso Principato, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, assassinato durante un conflitto a fuoco avvenuto, a seguito di una rapina, in territorio di Racalmuto.

Per la circostanza, alle ore 10.00 – presso il cimitero “Bonamorone” di Agrigento – è stata deposta una composizione floreale sulla tomba del militare vittima del dovere, alla presenza dei familiari e delle massime Autorità civili e militari provinciali.
Successivamente, alle ore 11.00 presso la Chiesa San Diego di Canicattì, è stata celebrata una Santa Messa da parte del Cappellano Militare della Legione Carabinieri Sicilia (Don Salvatore Falzone), unitamente ai locali parroci (Don Salvatore Casà e Don Maurizio Di Franco), alla quale hanno partecipato i familiari del Decorato (il fratello Giuseppe e le sorelle Concetta e Palma), il Comandante Provinciale dei Carabinieri (Colonnello Giovanni Pellegrino), l’Amministrazione Comunale di Canicattì, i Vertici delle Forze dell’Ordine ed altre Autorità civili e militari. Era presente anche una rappresentanza di circa 40 studenti dell’Istituto Comprensivo “Salvatore Gangitano” e dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Galileo Galilei” di Canicattì, nonché rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri della Sezione di Agrigento.
All’Appuntato Alfonso Principato fu tributata la Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” con la seguente motivazione:
“Durante un servizio perlustrativo inseguiva tre malfattori che dopo aver consumato due rapine a mano armata, abbandonato il mezzo sul quale viaggiavano, cercavano di far perdere le proprie tracce con la fuga nei campi. Raggiunto, dopo reiterati conflitti a fuoco, uno dei rapinatori, mentre con determinazione e sprezzo del pericolo lo affrontava, veniva da questi mortalmente ferito. Fulgido esempio di elette virtù militari spinto fino al sacrificio della vita”.

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