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Regioni ed Enti Locali

Celebrato il 241° Anniversario della fondazione della Guardia di Finanza

guardia-di-finanza1Le origini della Guardia di Finanza risalgono al 5 ottobre 1774, allorché venne costituita la “Legione Truppe Leggere”, per volere del Re di Sardegna, Vittorio Amedeo III, con funzione di anticontrabbando e di vigilanza doganale.

Oggi, il ruolo della Guardia di Finanza si è evoluto in quello di polizia economica e finanziaria, con compiti di prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni in danno del bilancio dello Stato, delle Regioni, degli Enti locali e dell’Unione Europea.
In data 23 Giugno 2015, le Fiamme Gialle di Agrigento hanno celebrato il 241° anniversario di fondazione, con una cerimonia svoltasi in forma non pubblica, all’interno della caserma sede del Comando Provinciale in via Atenea.
Questa cornice di doverosa sobrietà, imposta dal difficile momento storico che il Paese sta vivendo, non deve tuttavia minimizzare il profondo significato della ricorrenza, che anzi testimonia l’orgoglio di ogni Finanziere di appartenere ad un Corpo militare dalla storia plurisecolare, che ha sempre operato al servizio e nell’interesse esclusivo delle Istituzioni.
È un preciso dovere del Corpo fronteggiare con determinazione le esigenze di cambiamento del Paese assolvendo al meglio i compiti istituzionali, volti a garantire la sicurezza economico-finanziaria dello Stato dalle multiformi minacce, interne ed internazionali, che ne pregiudicano la crescita e lo sviluppo.
Il difficile scenario di crisi economica ed istituzionale del quale si accennava, se da un lato incide anche sulle risorse a disposizione del Corpo, dall’altro gli conferisce un ruolo decisivo nel recupero delle somme sottratte ai bilanci pubblici, sia sul versante delle entrate che su quello delle uscite, attribuendo alla Guardia di Finanza le legittime aspettative dei cittadini.
Oggi più di prima, quindi, le Fiamme Gialle si pongono al servizio della giustizia, consapevoli del fatto che, solo con un’azione di servizio equa e trasparente i cittadini – contribuenti possono accettare e condividere i sacrifici loro richiesti. In questa prospettiva, la lotta alla criminalità economico-finanziaria, allo sperpero di risorse pubbliche ed alla evasione fiscale assume il ruolo di strumento privilegiato, volto a rilanciare lo sviluppo del Paese ed a ripristinare le condizioni di legalità e solidarietà sulle quali si fonda il patto sociale tra Stato e cittadini.
È con questo spirito che anche le Fiamme Gialle di Agrigento festeggiano il loro 241° “compleanno”, con una cerimonia che dà atto degli sforzi profusi in questi primi cinque mesi dell’anno.

Complessivamente, da Gennaio a Maggio i Reparti della provincia di Agrigento hanno proseguito gli sforzi nelle tre fondamentali macro-aree operative, ossia il contrasto ai patrimoni criminali ed illeciti, la tutela delle uscite dei bilanci pubblici ed il settore della tutela delle entrate, eseguendo complessivamente circa 600 interventi, comprensivi sia delle attività di iniziativa, che di quelle su delega della Magistratura ordinaria e contabile.
In questi 5 mesi, sono pervenute complessivamente n 105 deleghe d’indagine dalle Autorità Giudiziarie penali e n. 2 da quella Contabile, ed a 79 di esse i dipendenti Reparti operativi hanno già dato riscontro.
Come prassi ormai consolidata nel recente passato, la peculiarità della maggior parte dei controlli e delle indagini è caratterizzata dalla trasversalità operativa tra le diverse materie, cioè l’approccio investigativo che, nell’ambito dello stesso “filone” d’indagine, cerca di prendere in considerazione più aspetti di illiceità.
– Nei confronti della criminalità “comune”, sono state tratte in arresto 5 persone e ne sono state denunciate circa 230; in tale ambito, tra le indagini di polizia giudiziaria più significative, si ricordano brevemente:
– l’arresto in flagranza di reato di un soggetto per estorsione ed usura;
– l’arresto di un cittadino rumeno latitante, trovato a bordo di una autovettura che viaggiava ad alta velocità lungo la SS 115;
– la denuncia di 3 soggetti dediti a gestire le diverse fasi di un illecito ciclo di rifiuti pericolosi, causa di un grave danno ambientale in una vasta area di oltre 35.000 mq.;
– diverse attività di indagine, anche in corso, che riguardano i reati contro la pubblica amministrazione.
– nei confronti della criminalità organizzata, in via preventiva, sono stati svolti circa 360 controlli in materia di certificazione antimafia – necessaria a tutte le aziende che vogliano partecipare a gare pubbliche di appalto – nei confronti di 2.270 soggetti, mentre, in chiave investigativa e repressiva sono stati eseguiti n. 16 accertamenti patrimoniali che hanno riguardato n. 93 persone appartenenti ai rispettivi nuclei familiari.
– Nel settore antidroga è proseguito il piano provinciale “White Truffle”, con l’effettuazione di circa 50 servizi preventivi, nonché l’attività investigativa dei Reparti, sforzi che hanno complessivamente portato all’arresto di 3 persone e al sequestro di circa 300 grammi di sostanze stupefacenti;
– nel contrasto al fenomeno dei “furti di rame”, sia nell’ambito di servizi autonomi che in seno a “squadre interforze”, create unitamente alle altre Forze di Polizia presenti sul territorio, sotto la supervisione della Prefettura, si è intervenuti con periodicità nei confronti delle aziende di rottamazione e raccolta di metalli, sequestrando 466 kg. di rame giacente senza alcuna giustificazione (fattura ricevuta e/o presa in carico) e 2 discariche abusive per oltre 35.000 mq, e denunciando a piede libero 2 persone, per ricettazione, e/o gestione abusiva di discarica;
– nei settori della “sicurezza prodotti”, della “lotta alla contraffazione” e della “tutela del made in Italy”, sono state denunciate per contraffazione 5 persone, sequestrati più di 3.000 prodotti, o perché falsi (contraffatti) o perché ritenuti pericolosi per la salute, nonché circa 300 Kg di prodotti agro-alimentari dannosa per la salute;
– Sul fronte della tutela della spesa pubblica, i numeri conseguiti dalle Fiamme Gialle nella provincia di Agrigento si riferiscono ai contributi che lo Stato e l’Unione Europea erogano a sostegno delle imprese (laddove sono state scoperte frodi per oltre 460mila euro).
Tali attività sono state orientate tanto alla repressione dei più gravi episodi di frode e cattiva gestione delle uscite dai bilanci nazionali e comunitari, quanto al contrasto di più diffusi fenomeni illeciti che attengono all’accesso a forme di agevolazione previdenziali ed assistenziali indirizzate a sostegno delle “fasce più deboli”.
In generale, quando le attività di contrasto allo spreco di danaro pubblico non sono state il frutto di quella “trasversalità” operativa di cui si è detto in premessa, esse sono state rese possibili grazie alla sistematica cooperazione con altri Enti ed Istituzioni, quali l’I.N.P.S., la Regione Siciliana ed altri Enti locali, oppure le associazioni di categoria; anzi, accade sempre più spesso che tale cooperazione venga sancita con la sottoscrizione di veri e propri Protocolli d’Intesa, come quelli che il Comando Provinciale di Agrigento ha stipulato con alcuni Comuni della provincia per razionalizzare il controllo al pagamento dei tributi locali ed all’erogazione di prestazioni sociali agevolate. Sempre in questo ambito, sono tuttora in corso attività investigative di rilievo finalizzate all’individuazione e alla repressione delle frodi ai danni dell’I.N.P.S. (soprattutto, quelle riguardanti le indennità di disoccupazione agricola), e ai danni della ASP (in primis, riguardanti le autocertificazioni per l’esenzione del ticket sanitario).
– Sul fronte del contrasto all’immigrazione clandestina è proseguito lo sforzo congiunto dei Reparti del Corpo, Ordinari ed Aeronavali, per l’attività di ricerca ed individuazione dei responsabili della tratta di persone nel Canale di Sicilia e nelle acque dell’isola di Lampedusa. In tale ambito la Guardia di Finanza ha tratto in arresto 3 scafisti in flagranza di reato. Inoltre sono stati soccorsi da unità del Corpo, complessivamente oltre 2600 persone provenienti dal Nord Africa.
– Infine, per quel che riguarda la lotta all’evasione fiscale, spiccano, da un lato, l’individuazione di 20 soggetti totalmente sconosciuti al fisco, e, dall’altro, la segnalazione, alle Procure della Repubblica competenti, di 18 responsabili di reati fiscali, e la scoperta di 21 lavoratori irregolari o in nero presso le ditte controllate.
In particolare, la denuncia per reati fiscali non ha riguardato soltanto la violazione, sicuramente più comune, di chi ha presentato una dichiarazione dei redditi “infedele”, ma anche quelle di chi, nello stesso periodo, ha emesso o utilizzato fatture false, di chi ha occultato o distrutto la contabilità, oppure di chi la dichiarazione dei redditi non l’ha
neppure presentata.
In molti di questi casi, a tutela del credito erariale, è stata avviata la procedura di sequestro, “per equivalente”, consistente nel sequestro di beni per un valore corrispondente agli importi frutto di evasione.
Nel corso della cerimonia sono stati altresì premiati 22 militari distintisi per la brillantezza e l’importanza dei servizi svolti, ai quali si è voluto attribuire il giusto riconoscimento attraverso la consegna di altrettante ricompense morali.

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