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Regioni ed Enti Locali

CGIL, CISL e UIL: “Il Cupa deve avere un futuro. Torni ad essere gestito dal territorio”

cgil cisl uilI Segretari Generali e di Categoria di CGIL, CISL e UIL in Assemblea con il personale del CUPA esprimono forti preoccupazioni sul loro futuro alla luce di due fatti nuovi.

“La lettera del 24.12.2015, con la quale il nuovo Rettore di Palermo comunica che non è in condizione di accogliere una rideterminazione della percentuale di contribuzione del CUPA (che proponeva di passare dal 35% al 15%) e nella quale si accenna alla esistenza di un contenzioso tra CUPA ed UNIPA è un fatto gravissimo ed inspiegabile alla luce del fatto che l’UNIPA, attraverso la Prof. Immordino, ne esprime la Presidenza.

Essa rappresenta a tutti gli effetti una “mozione di sfiducia” verso la Presidente che, a questo punto, dovrebbe trarne le dovute conseguenze.

Questo fatto enorme che mette in serio pericolo il Bilancio del CUPA, insieme alla (probabile) ufficializzazione della “fuoriuscita” da Soci del Libero Consorzio e della Camera di Commercio nel corso dell’Assemblea dei Soci di oggi, rappresentano due fatti nuovi di cui prendere atto non già per dichiarare la fine e la resa della esperienza del CUPA ma per rilanciare su basi nuove il suo percorso futuro.

CGIL CISL UIL sono favorevoli ad una “riappropriazione” da parte del territorio di questa struttura ma non possono esimersi dal chiedere a chi si candida a farlo e agli altri soggetti della politica la massima chiarezza sul percorso.

Imprescindibile è per Noi la garanzia dell’attuale occupazione del lavoratori che in atto vi operano e che non possono essere maldestramente legati all’offerta formativa che, ovviamente, auspichiamo venga potenziata.

CUPA espressione del territorio non deve fermarsi solo al fatto che Comune/Libero Consorzio/ Camera di Commercio ed Enti
territoriali si riappropriano anche della Presidenza e della gestione dell’Ente, ma deve significare un coinvolgimento vero delle istanze economiche e sociali del territorio nelle scelte fondamentali di questa importante struttura: qualità e quantità dei Corsi; rapporti con il sistema universitario che non si fermino più solo al rapporto con la Università di Palermo; un ruolo attivo nella “governance” dell’Ente del mondo imprenditoriale e associativo.

Chiediamo a chi opera in questo Territorio e che oggi è chiamato a primari ruoli di responsabilità nel governo dello Stato e della Regione, del Comune di Agrigento di “uscire allo scoperto” e di dirci come intende salvare e rilanciare il CUPA-
Ci preoccupa il calo delle iscrizioni che è figlio diretto di questo clima di incertezza e di instabilità da cui abbiamo di uscire al più presto.

Il CUPA può tornare a vivere nuove ed importanti stagioni di rilancio e di crescita ed il Sindacato Confederale è pronto a sostenere ogni tentativo che vada in questa direzione.-”

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