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Concluso con successo il Progetto “Abitare il Paese” promosso dall’Ordine degli architetti e dall’Istituto comprensivo “Agrigento Centro”

Accendere un faro per una nuova domanda di architettura, intesa come richiesta di cultura, qualità, trasparenza e legalità, partendo dalle giovani generazioni attraverso un’azione di co-progettazione territoriale, che ha la sua origine nella scuola. Sono questi i principi alla base del progetto “Abitare il Paese”, promosso dal Consiglio nazionale degli architetti e attuato ad Agrigento grazie all’impegno dell’Ordine degli architetti, presieduto da Rino La Mendola, e dell’Istituto comprensivo Agrigento Centro, diretto da Rosellina Greco, che ha assunto il ruolo di scuola pilota del progetto che, dal prossimo anno scolastico, sarà esteso sul territorio provinciale.

Così stamattina, a villa Iannuzzo, si è svolta la giornata conclusiva del progetto, durante la quale la coordinatrice dei lavori, Melinda Drago, ha descritto le idee progettuali proposte dai ragazzi per la riqualificazione di villa Lizzi e dell’area compresa tra villa Iannuzzo e la chiesa delle Forche.

“Siamo lieti – afferma Rino La Mendola – di essere riusciti a stimolare la creatività dei ragazzi dell’Istituto sulla riqualificazione urbana delle aree degradate vicine al plesso scolastico e di avere tracciato un percorso lungo il quale, l’anno prossimo, estenderemo l’esperienza ad altri istituti con l’obiettivo di promuovere nuova domanda di architettura sul nostro territorio provinciale, coinvolgendo i giovani studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado”.

“Ringrazio l’Ordine degli architetti per avere assegnato al nostro istituto il ruolo di scuola pilota nel progetto “Abitare il Paese” – dichiara Rosellina Greco – Gli alunni e i docenti hanno vissuto una importante esperienza di cittadinanza attiva che li ha indotti a riflettere sul valore dell’architettura come bene collettivo e, soprattutto, ragionare, progettare una città per il futuro, più intelligente e sostenibile”.

“Villa Iannuzzo – spiega l’architetto Melinda Drago, coordinatrice del progetto – è una delle aree di progettazione sulla quale hanno lavorato i ragazzi, seguendo un importante principio di recupero: vivere, dare un’anima agli spazi urbani e recuperarli”.

Nel corso dell’iniziativa sono intervenuti anche il sindaco Franco Micciché; il presidente di “Storia Patria” Calogero Brunetto; il responsabile regionale del WWF Giuseppe Mazzotta; padre Melchiorre Vutera della parrocchia S.S Crocifisso; gli studenti e i docenti Paola Fucà e Renato Gentile dell’Istituto e gli architetti Claudia Spadaro e Patrizia Triassi coinvolti nel progetto.

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