Condanna definitiva per l’ex presidente dell’Akragas: “violò il Daspo”

La Corte di Cassazione conferma per l’ex patron dell’Akragas calcio, Gioacchino Sferrazza, la sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello che aveva inflitto otto mesi di reclusione con l’accusa di avere violato il divieto di acesso alle manifestazioni sportive.Sferrazza, come si ricorderà, nel settembre del 2009, dedicò la vittoria della sua squadra “all’amico Nicola Ribisi” dopo che quest’ultimo finì agli arresti per associazione mafiosa e poi condannato.

Una “dedica” che costò cara all’imprenditore canicattinese che dovette subire il Daspo. Nel 2010 Sferrazza fu però notato dagli agenti di Polizia nei pressi dell’impianto sportivo di Castelvetrano dove si sarebbe svolta la partita Folgore-Akragas, violando così, secondo l’accusa, le prescrizioni imposte. Un atteggiamento che portò l’allora Questore di Agrigento a prevedere un obbligo di firma durante le partite dell’Akragas.

L’imprenditore, non potendo beneficiare della sospensione condizionale, avendo già un altro precedente penale, potrà chiedere al tribunale di sorveglianza l’applicazione di una misura alternativa al carcere.