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Rubrica legis non est lex

Condannata l’Asp di Agrigento: il Tribunale ha dichiarato inammissibile il reclamo

gigi rubinoCon sentenza del 2015 il Tribunale di Agrigento dichiarava il fallimento dell’Impresa De Simone Anna, titolare della quinta sede farmaceutica di Canicattì, nominando curatore il DR. Filippo Lo Franco.

Nel corso della procedura concorsuale la società Vaiola snc, con sede in Palma di Montechiaro, presentava una proposta concordataria finalizzata alla definizione del procedimento; la proposta concordataria veniva trasmessa a tutti i creditori e veniva approvata in assenza di voti dissenzienti.

Conseguentemente, il Tribunale con apposito decreto omologava il concordato, disponendo per l’effetto il trasferimento dell’azienda farmacia, con tutti i beni strumentali, le merci e le licenze della ditta fallita, nonchè la voltura di tutte le autorizzazioni all’esercizio dell’attività farmaceutica.

Avverso il decreto emesso dal Tribunale di Agrigento ha proposto reclamo l’ASP di Agrigento, in persona del Direttore Generale pro tempore Dr. Salvatore Lucio Ficarra.

Si è costituita in giudizio la Curatela del Fallimento De Simone Anna, in persona del curatore Dr. Filippo Lo Franco, rappresentato e difeso dagli avvocati Girolamo Rubino e Luca Perricone, eccependo l’inammissibilità, e comunque l’infondatezza del reclamo proposto dall’ASP.

Il Tribunale di Agrigento, Presidente la Dr.ssa Luisa Turco, estensore il Dr. Marco Salvatori, condividendo l’eccezione formulata dagli avvocati Rubino e Perricone secondo cui il reclamo avrebbe dovuto essere proposto davanti la Corte d’Appello e non davanti al Tribunale, ha dichiarato inammissibile il reclamo proposto dall’Asp di Agrigento, condannando quest’ultima anche al pagamento delle spese di giudizio.

Pertanto, per effetto della pronunzia resa dal Tribunale di Agrigento il decreto di omologa del concordato fallimentare reso dal Tribunale di Agrigento resta valido ed efficace.

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