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Salute

Convenzione dell’Asp di Agrigento con l’Università di Catania per contrastare efficacemente le “infezioni correlate all’assistenza”

L’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento e l’Università degli Studi di Catania insieme per attuare un piano congiunto in grado di sorvegliare e gestire le infezioni correlate all’assistenza (meglio definite dall’acronimo ICA) e per contrastare efficacemente il fenomeno dell’antibiotico resistenza.

Questa, in sintesi, l’importante finalità di una convenzione recentemente sottoscritta fra i due enti rappresentati, rispettivamente, dal direttore generale ASP, Giorgio Giulio Santonocito, e da Rosanna Branciforte, dirigente del Dipartimento di scienze mediche, chirurgiche e tecnologie avanzate “Gian Filippo Ingrassia” delegata dal direttore Candeloro Bellantoni.

“Le ICA – si legge sul portale web del Ministero della Salute – sono infezioni acquisite che possono verificarsi in tutti gli ambiti assistenziali, inclusi ospedali per acuti, day-hospital/day-surgery, lungodegenze, ambulatori, assistenza domiciliare, strutture residenziali territoriali. Sono la complicanza più frequente e grave dell’assistenza sanitaria”. Nato dalla ferma intenzione di elevare gli standard di sicurezza dell’utenza incrementando costantemente la qualità dell’offerta sanitaria, il protocollo congiunto prenderà quindi in carico le potenziali criticità presso il presidio ospedaliero “san Giovanni di Dio” di Agrigento intervenendo con una gamma mirata di azioni fortemente voluta dal Servizio 8 “qualità, governo clinico e sicurezza dei pazienti” del DASOE, il Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico della Regione Siciliana.

In primo luogo, il personale altamente qualificato dell’“Ingrassia” di Catania, congiuntamente con quello dell’ASP di Agrigento, procederà ad un’analisi delle priorità valutando anche le azioni già poste in essere presso l’ospedale. Protocolli, linee guida, raccomandazioni e altri documenti utili per la sorveglianza delle ICA ma anche dell’antibiotico resistenza (il fenomeno per il quale, spesso a causa un utilizzo inappropriato dei farmaci, un batterio diviene resistente all’attività di un medicinale antimicrobico) saranno alla base della pianificazione delle attività con l’identificazione delle relative responsabilità, del cronoprogramma, degli indicatori da misurare e dei risultati attesi.

La sottoscrizione della convenzione, della durata di dodici mesi, è stata accolta con estrema soddisfazione dalla Direzione generale ASP per le auspicabili ricadute positive che avrà nell’incrementare, sul piano metodologico, operativo e preventivo, la sicurezza e l’appropriatezza delle cure.

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