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Cultura Spalla

Dalla Valle dei Templi l’arte di Jan Fabre conquista il mondo

Grande successo di consensi e di critica per la mostra ad Agrigento del maestro fiammingo Jan FabreEcstay & Oracles“.

Si tratta di cinquanta lavori realizzati dal maestro fra il 1982 e il 2016 e che hanno visto la Valle dei Templi di Agrigento avviare questo lungo percorso articolato fra siti archeologici, monumenti, biblioteche e luoghi di culto in Sicilia.

Riviste specializzate di mezza Europa che parlano di Agrigento e delle sue bellezze con al centro la mostra curata da Joanna De Vos e Melania Rossi. Grandi sculture in bronzo, disegni, mosaici e video-performance che hanno lo scopo di unire il divino visto da Fabre coi luoghi siciliani.

Jan Fabre, sin dai suoi esordi come artista, ha scelto come sorta di alter ego, metafora di se stesso e del proprio sistema di pensiero, lo scarabeo. Fabre è infatti affascinato dal mondo degli insetti e dallo scarabeo in particolare sin da bambino, quando, ispirato dagli scritti del suo antenato entomologo Jean-Henri Fabre, inizia a studiarne i comportamenti e la forma. Questo insetto è antico simbolo di metamorfosi e passaggio tra la vita e la morte, basti pensare a certa scultura funeraria classica o al genere pittorico della vanitas, a cui Fabre è particolarmente legato e a cui fa costantemente riferimento, non abbandonando mai l’amore per i grandi maestri fiamminghi.

Ancora una volta è la città dei Templi a far parlare positivamente di sè come “ombelico” del mondo culturare e artistico.

 

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