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Dipendente del Comune di Licata aggredito in servizio, la Cisl Fp: “Gli strumenti di tutela esistono ma non sono applicati”

Il segretario generale della Cisl Fp Salvatore Parello e il segretario aziendale Giovanni Casano esprimono la loro solidarietà al dipendente del Comune di Licata malmenato nei giorni scorsi da un cittadino mentre era al lavoro.
“L’aggressione – dicono – riporta all’attenzione il grave problema che quotidianamente si affronta durante lo svolgimento delle ordinarie mansioni a cui sono chiamati i dipendenti. Alla luce di quanto accaduto, la Cisl Funzione Pubblica, nello stigmatizzare l’atto di violenza, che è inaccettabile e incompatibile con qualsiasi forma di dissenso democratico, invita, ancora una volta, l’Amministrazione comunale di Licata a voler rivedere i fattori strategici in funzione delle attività lavorative, sia per l’organizzazione che per la gestione delle risorse umane, anche per la diretta ricaduta che tali aspetti hanno sulla qualità delle prestazioni e delle relazioni con gli utenti”.
Parello e Casano, in particolare, evidenziano che se resta salvo il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a denunciare intimidazione o ritorsioni, dall’altro è obbligo dell’Amministrazione comunale prodigarsi a “sostenere chi fa le segnalazioni fornendo chiare ed esaurienti indicazioni circa la procedura da seguire, mantenendo la riservatezza e prevenendo ogni eventuale ritorsione. Ad oggi gli strumenti previsti non risultano applicabili o applicati e questo, concludono dal sindacato, “si è certamente in presenza di una grave sconfitta per la pubblica amministrazione, oltreché una profonda ingiustizia che deriva dal vulnus normativo determinato”.

 

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