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Disservizi raccolta differenziata ad Agrigento, Legambiente: “l’intento è di farla fallire”

“Ormai non sussistono più dubbi: ad Agrigento, tra le fila degli addetti al ritiro a domicilio dei rifiuti, ve n’è un buon numero che gioca sporco e lavora in maniera palese per far fallire la raccolta differenziata porta-a-porta, in danno del Comune e, per conseguenza, a discapito di quella maggioranza di agrigentini che da subito ha mostrato buona volontà e si è impegnata perché la nostra città, una volta tanto, non rimanesse indietro ed anzi guidasse questo processo di crescita”.

Lo afferma Claudia Casa, direttore di Legambiente Sicilia e presidente del Circolo Rabat, che aggiunge:

“Da febbraio ad oggi il servizio porta-a-porta, che pure durante i primi mesi aveva peraltro prodotto risultati ben oltre le aspettative in termini di aumento dei rifiuti da portare a riciclo e di calo sensibile della percentuale dell’indifferenziato da conferire in discarica, ha fatto registrare una serie interminabile di disservizi che, a nostro parere, gli uffici comunali preposti al controllo non sono riusciti in alcun modo ad arginare, nonostante da più parti venisse richiesta a gran voce l’applicazione delle penali a carico della ditta per le ripetute inadempienze contrattuali.
Si è deciso di mettere da parte il “bastone” e di servirsi unicamente della “carota”, andando incontro ad ogni richiesta avanzata dalla ditta – su tutte quella di distogliere il personale addetto allo spazzamento per implementare il numero degli addetti alla raccolta – ottenendo però in cambio uno scadimento sempre più evidente del servizio, con ritardi sempre più accentuati nei ritiri, frequente inosservanza del calendario e tutta una serie di anomalie che inficiano pesantemente la qualità della raccolta differenziata e che, anziché produrre crescenti vantaggi, stanno dando luogo a mancati introiti e, in alcuni casi, a maggiorazioni della spesa”.

“Il fatto più illuminante in questo senso è quello che ci è stato raccontato da alcuni residenti del Villaggio Mosé a cui gli addetti alla raccolta hanno imposto di depositare la carta ed il cartone facendo ricorso ai sacchi di plastica, pena il mancato ritiro del rifiuto. Quindi, la regola aurea per cui il rifiuto che rende di più è quello che, arrivando alla piattaforma di riferimento, non necessita di processo preliminare di separazione per essere avviato a riciclo, ad Agrigento deve essere disattesa dai cittadini perché lo hanno deciso per comodità i lavoratori delle ditte che gestiscono il servizio ed alle quali, chiaramente, non importa nulla della convenienza economica per il Comune e del ritorno in termini di risparmio in bolletta per i cittadini!”

“Riteniamo che questo andazzo delle cose non possa più essere tollerato dall’Amministrazione comunale, soprattutto alla luce della recente e a nostro avviso improvvida scelta di concedere alla ditta la proroga del contratto da cui discendono tutte queste anomalie che, protraendosi, non potranno che peggiorare ulteriormente la qualità delle raccolte delle diverse tipologie di rifiuti riciclabili, dando luogo a costi aggiuntivi sempre maggiori anziché a guadagni da tradurre in sgravi fiscali per i cittadini”, conclude Claudia Casa.

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