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Regioni ed Enti Locali Rubrica legis non est lex Spalla

Ditta agrigentina d’arredi non ammessa a fondi europei: il TAR accoglie ricorso e annulla provvedimento di esclusione

Sarebbe stata esclusa all’ammissione al contributo di cui all’Avviso pubblico relativo alla “Azione 3.5.1-2 del PO FESR 2014-2020” indetto dall’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Siciliana.
La società, nota ditta d’arredi agrigentina, difesa dall’Avvocato Vincenzo Caponnetto (in foto) ha proposto ricorso dinnanzi al TAR Sicilia-Palermo che, con sentenza, ha annullato il provvedimento col quale veniva approvato l’elenco delle operazioni non ammesse agli “aiuti alle imprese in fase di avviamento-procedura valutativa a sportello Regolamento UE n. 1407/2012 De Minimis”.
In particolare, l’Assessorato competente aveva escluso la nota ditta d’arredi poiché la domanda di partecipazione al citato Avviso era stata presentata da un delegato, seppur munito di apposita procura speciale.
La società ricorrente – come evidenziato dall’Avv. Caponnetto – ha rilevato che nel bando di partecipazione non era previsto alcun esplicito divieto in tema di potere di rappresentanza e, pertanto, era da ritenersi legittima l’istanza presentata dal procuratore della ditta secondo quanto previsto dall’art. 1387 c.c. nonché da quanto dettato dal D.P.R. 28/12/2000 n. 445.
I giudici amministrativi, ritenendo pertanto fondate le doglianze della società ricorrente, hanno così accolto il ricorso statuendo il principio secondo cui il potere di rappresentanza – in mancanza di una lex specialis in materia – si estrinseca nel generale principio del favor partecipationis nelle procedure di gara.

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