I carabinieri hanno anche aperto un’indagine a carico di ignoti per attentato alla sicurezza dei trasporti.
Secondo quanto rilevato dagli investigatori, vi sarebbe il rischio concreto per la circolazione viaria data la pericolosità di alcuni piloni del viadotto. Nella fattispecie una sola delle carreggiate (in direzione Palermo ndr) è stata sottoposta a sequestro, mentre l’altra, attualmente, è percorribile in entrambi i sensi di marcia. Dopo il sequestro la Regione ha chiesto ai vertici dell’Anas di approfondire lo stato di pericolosità del viadotto, nonostante i primi accertamenti sembrerebbero essere rassicuranti. “Alcuni plinti di fondazione della carreggiata in direzione Palermo del viadotto – afferma l’Anas – sono stati parzialmente scalzati a causa dell’abbassamento del livello dell’alveo dovuto all’azione erosiva del fiume Salso. Tale fenomeno non ha alcuna influenza sulla sicurezza statica della struttura, in quanto le fondazioni dell’opera sono realizzate su pali profondi”.
“Il fiume Salso – scrive il Genio civile nei giorni scorsi in una missiva inviata per conoscenza alla Procura – da quelle parti si avvicina troppo ai piloni”.
Il sequestro, emesso dalla Procura di Caltanissetta, è stato reso necessario per la ricerca di documenti, progetti costruttivi, comunicazioni, provvedimenti di manutenzione relativi al viadotto.
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